“La chiusura delle scuole deve essere scongiurata, i motivi sono tanti e sono conosciuti anche da chi oggi chiede, più con la pancia che con la testa, una chiusura trasversale degli istituti di ogni ordine e grado. Come ha ricordato lo stesso Marsilio a chi chiede l’apertura delle scuole, l’ultimo dpcm non prevede la chiusura del primo ciclo (fino alla terza media) nelle zone gialle e arancioni, e nelle zone rosse didattica in presenza per scuole infanzia, primarie e I anni delle secondarie di I grado.
Ma Marsilio dovrebbe inoltre ricordare, poiché i numeri sono stati analizzati anche nel corso dell’ultimo incontro Stato Regioni, che il tracciamento dei contagi parla chiaro: le scuole non sono luoghi particolarmente critici per il contagio, anzi i ragazzi seguono protocolli rigidi di sicurezza e infatti i contagi intrascolastici sono contenutissimi” il commento arriva dal Capogruppo della Commisione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati, Gianluca Vacca(M5S), in risposta al carteggio pubblicato a mezzo stampa tra la consigliera regionale Marianna Scoccia e il Presidente della Giunta Marco Marsilio. “Chi ha voluto chiudere a forza le scuole non ha in alcun modo contenuto i contagi – continua Vacca -, come nel caso della regione Campania che, piuttosto interrompendo le lezioni ha probabilmente offerto ai ragazzi solo più occasioni per frequentare luoghi non sicuri.”
Alla ragione dei numeri il deputato aggiunge le ragioni sul piano didattico-pedagogico.
“La chiusura delle scuole ha effetti devastanti sui processi di apprendimento a tutti i livelli. La didattica a distanza non può sostituire per lunghi periodi la didattica in presenza, e rischiamo di avere generazioni di bambini e ragazzi con gravi gap didattici e cognitivi. I più vulnerabili sotto questo profilo sono i più piccoli e gli studenti in contesti socio-familiari più svantaggiati. Gli alunni italiani rischiano di restare indietro anche rispetto ai loro coetanei europei creando gap culturali che saranno difficilmenti colmabili nel medio e lungo periodo. Come Paese, non possiamo permetterci di lasciare irrimediabilmente indietro intere generazioni.
Invito il Presidente Marsilio e tutti i sindaci a lavorare per far sì che le scuole restino aperte e anche i più grandi possano rientrare a scuola il prima possibile, collaborando insieme al Governo per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza nelle aule e agendo soprattutto su quegli attori di contesto che oggi presentano ancora criticità: trasporti e sanità in particolare. L’Abruzzo potrebbe seguire l’esempio di altre regioni, che hanno utilizzato parte dei soldi stanziati dal Governo sulla sanità per potenziare le strutture sanitarie territoriali con personale dedicato al supporto delle criticità nelle scuole, in modo da limitare al massimo i disagi che si verificano nei casi di quarantena o di sospetta positività. I nostri bambini e ragazzi non meritano un paese che si arrende chiudendo le scuole”, conclude il deputato.