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Il Questore di L’Aquila ha firmato 23 DASPO cosiddetti “Willy”, ai sensi del D.L. 20.02.2017, n.14, convertito, con modificazioni, dalla L. 18.04.2017, n.48, nei confronti di altrettanti giovani indagati, a vario titolo, per spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni aggravate, risse, estorsioni e stalking, anche nei confronti di minorenni.
I provvedimenti sono scaturiti in seguito all’indagine svolta dalla Squadra Mobile e dalla Compagnia dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal Procuratore della Repubblica per i Minorenni di L’Aquila, oggetto della conferenza stampa di martedì 06 settembre scorso.
Come noto, l’attività investigativa ha avuto come spunto episodi di violenza commessi nel centro storico durante l’estate scorsa; fatti che hanno suscitato un notevole allarme sociale nel capoluogo abruzzese. Le istituzioni al servizio dei cittadini, dalle forze di polizia alla magistratura, fino alle Autorità di P.S. si sono immediatamente adoperate per contrastare il fenomeno sotto tutti i profili di prevenzione e repressione, sempre nell’ottica della riabilitazione dei minorenni coinvolti.
Oltre a intensificare i servizi di ordine e sicurezza pubblica, decisi in sede di Comitato Provinciale presieduto dal Prefetto, con un’azione sinergica tra Carabinieri e Polizia di Stato, diretta con lungimiranza e professionalità dal Procuratore della Repubblica per i Minorenni, è stata avviata una lunga e complessa attività di indagine che ha portato a 32 indagati giovanissimi, alcuni ancora minorenni, dei quali 13 sottoposti a misure cautelari.
Ma l’attività di prevenzione di pubblica sicurezza, sempre in accordo con l’Autorità Giudiziaria, è proseguita con determinate e urgenti misure di prevenzione, nei confronti dei soggetti che nello specifico sono stati considerati socialmente pericolosi per le loro condotte. Nei confronti degli indagati, grazie al lavoro della Divisione Anticrimine della Questura di L’Aquila, sono stati emessi 23 DASPO della durata che varia da un massimo di 36 mesi a un minimo 18 mesi, che vietano ai sottoposti di frequentare determinati locali del centro storico ovvero di avvicinarsi ai plessi scolastici dove sono avvenute le cessioni di sostanze stupefacenti a soggetti minorenni, ciò anche al fine di consentire che non venga compromesso il regolare svolgimento delle attività commerciali del centro ed il ritorno alla normalità da parte dei cittadini, dopo i tragici eventi del terremoto e del coronavirus, in una città in piena ripresa.
Questi ulteriori provvedimenti emessi dal Questore dimostrano come il raggiungimento dell’obiettivo e il mantenimento della tutela e dell’ordine pubblico non possono prescindere da una totale sinergia e impegno da parte di tutte le forze dell’ordine e delle amministrazioni competenti.