Master Plan: La regione dimezza i fondi destinati ai bacini del Fucino. La protesta | ilfaro24.it

Nuova batosta per le aree interne: dimezzati i fondi destinati ai bacini idrici del Fucino, si passa da 99 a 50 milioni.

Niente di nuovo in agenda, i flussi monetari verso la Marsica sono sempre minori a vantaggio delle aree adriatiche. E così i 99 milioni di euro che sarebbero dovuti servire per rimettere a nuovo l’impianto idrico del Fucino, sono improvvisamente diventati 50 e l’opera, probabilmente, non verrà mai completata per mancanza di fondi. Prosegue così l’agonia marsicana, terra dimenticata dai vertici regionali, seppur composti parzialmente anche da consiglieri nostrani.

Il danno lo subiranno gli agricoltori marsicani. Il quasi miliardo e mezzo di euro del MasterPlan Abruzzo  [infrastrutture (oltre 460 milioni di euro), ambiente (451), sviluppo economico (151 milioni), turismo e cultura (227 milioni)] dovrebbe, come afferma il consigliere regionale Camillo D’Alessandro, “cambiare pelle all’Abruzzo”. Peccato che in Regione si siano dimenticati che i confini abruzzesi si estendono ben oltre la loro immaginazione, che nella Marsica ci sono strade che franano (come nel collegamento Abruzzo – Lazio), treni che impiegano 3 ore per percorrere 100 chilometri, scuole ed edifici pubblici inagibili, un’agricoltura che stenta a ripartire nonostante la fertilità dei terreni e mille altre problematiche.

La Marsica, inizialmente entusiasta del progetto regionale – cosa deducibile dalle dichiarazioni di allora del sindaco Di Pangrazio – sarà oggetto del dimezzamento dei fondi destinati dal Masterplan alla realizzazione degli invasi idrici del Fucino e dei relativi canali di irrigazione, strumento imprescindibile per salvaguardare l’agricoltura dalle ricorrenti siccità estive.

Lo ha sottolineato anche Emilio Iampieri, consigliere di opposizione regionale: “Ora che sembravano esserci le disponibilità economiche abbiamo subito il solito scippo. Ridurre lo stanziamento previsto da 99 milioni di euro, che sarebbe stato appena sufficiente a concretizzare un progetto atteso da oltre vent’anni dalla Marsica e dall’Abruzzo intero, a soli 50 milioni significa non volerlo portare a termine”.

“Questo atto di programmazione, approvato al di fuori di ogni concertazione, con scelte scellerate come questa, dimostra di rispondere ad una logica politica spartitoria dei territori piuttosto che affrontare le reali priorità. A conferma di questo metodo di lavoro assolutamente non condivisibile – prosegue Iampieri – prendiamo atto con rammarico che un’altra emergenza pluridecennale, la messa in sicurezza della S.S. Simbruina Capistrello-Filettino, strada di collegamento tra Abruzzo e Lazio impraticabile a causa delle ricorrenti frane da almeno un quindicennio, non ha trovato spazio nel Masterplan”.

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