Abbiamo l’onore oggi di intervistare il Dott. Brustenghi Pierluigi, Dirigente di I° livello Unità Gravi Cerebrolesioni acquisite e Unità Ictus presso l’ Ospedale di Foligno, relatore in numerose Conferenze sui temi delle Neuroscienze, Neuropsicologia e Cognitivismo. Ci saranno illustrate tematiche di grandissima attualità legate al cambiamento medico-scientifico nella nuova era digitale. Grazie alla Sua grande professionalità, a seguire alcuni interessanti Punti sui quali il Dott. Brustenghi ci offre una Sua analisi:<<
- L’invasione digitale: la plasticità neuronale e il fattore tempo in età evolutiva nell’era della multimedialità e nell’ottica della Tecnodipendenza
- La connessione digitale è diventata un bisogno compulsivo
- Caratteristiche cognitive dei nativi digitali
- Il sonno dei giovani di oggi
- Il tramonto della scrittura a mano nei giovani di oggi
” I teenager e coloro che hanno 20-25 anni sono la prima generazione del III°
millennio che è esposta, nel bene e nel male a massive distrazioni
elettroniche. Numerose ricerche hanno dimostrato gli effettivi nocivi quali:
depressione, debole rendimento scolastico e scarso controllo del tempo
passato on-line, isolamento sociale. Oggi si parla pertanto, nei casi di
eccesso, di Tecnodipendenza . Neuroscienziati cinesi hanno trovato
modificazioni cerebrali in studenti universitari che trascorrevano 10 ore al
giorno a fare giochi on line . La sostanza grigia dei loro cervelli appariva
ridotta di circa il 20%Conseguenza: alterazioni del linguaggio scritto e
parlato, della memoria, del controllo delle emozioni e scarsa inibizione dei
comportamenti impulsivi.
Chi ne abusa entra in un vortice comunicativo rimanendone intrappolato.
- La dipendenza da Internet è regolata dal circuito cerebrale della “
Gratificazione” lo stesso che si osserva nelle tossicodipendenze. Passare la
maggior parte del tempo non scolastico al PC o facendo videogiochi. L’abuso
compulsivo della rete determina:
- Dormire a Scuola
- Saltare i compiti con voti scolastici in peggioramento
- Scegliere il PC come amico rinunciando a quelli veri
- Abbandonare uno Sport o un Hobby
- Essere irritabili in assenza di collegamento
- Dolore ai polsi per eccessivo uso della tastiera e del mouse
- Insonnia e scarso appetito (si saltano i pasti per rimanere collegati)
- Igiene personale trascurata
- Cefalea, dolori al collo e alla schiena per la postura assunta
- Occhi secchi e disturbi di vista
- Incremento delle Epilessie fotosensibili
Caratteristiche cognitive dei nativi digitali ?
I nativi digitali si caratterizzano per:
Pensiero veloce e parallelo
Abbandono del pensiero seriale
Multisensorialità
Multitasking e simultaneità di azioni
Collegamento alla rete costante
Approccio “open-source” e “ click and play”
Randomizzazione della conoscenza
Gioco come tendenza pervasiva
Povertà di linguaggio scritto e orale
Uso predominante di alcune dita della mano: pollice e indice
4) Il sonno dei giovani di oggi ?
- Molti adolescenti vivono in una condizione di deprivazione cronica di sonno
- Ore carenti: 2,75 ( durata media 6,30 ore)
- Ore necessarie: 9,25
- Raccomandazione: dalle 8,30 alle 9,25 ore
- Cause
- Collegamento alla rete
- La Melatonina ( induttrice di sonno) viene rilasciata 2 ore dopo rispetto
all’adulto e resta in circolo di più
- Per questo è difficile svegliare gli adolescenti
- Conseguenze
- Ridotto tempo per il “ Pruning”
- Deficit di memoria e apprendimento
- Irritabilità
5) Il tramonto della scrittura a mano nei giovani di oggi ?
- Il tramonto della scrittura a mano
- Il cervello non più allenato alla decodifica lineare, seriale e gerarchica
dell’organizzazione delle parole e dei pensieri
- Le Le lettere scritte a mano rimangono impresse nella memoria per più
tempo, rispetto a quelle scritte con la tastiera
- Scrivere a mano comporta il seguire le lettere con gli occhi
- Vedere un carattere attiva le aree cerebrali preposte alla sua costruzione
- Questo processo non avviene con l’uso della tastiera
- Nella scrittura a mano il cervello viene più coinvolto
- La semplice digitazione della lettera non mostra tale effetto
- Scrivere a mano presuppone prima pianificare l’azione, poi eseguirla con
risultati variabili (una lettera disordinata e non stabile con molte variabili) e
non fissi come sulla tastiera.
- Si attiva un processo di correzione in itinere (apprendimento)
- Scrivere a mano fa generare più idee e aumenta la concentrazione
- Le mani aiutano a vedere meglio per maggiore attivazione della corteccia
visiva
- Mani come attivatori della funzione linguistica “>>.
Grazie davvero Dott. Brustenghi per questa interessantissima relazione, che mette tutti noi di fronte ad uno scenario realmente nuovo per il genere umano, e che sottolinea e ci fa comprendere quante nuove patologie ci troveremo purtroppo di fronte.