Investire è un gioco da ragazzi. Chissà quante volte lo avremo sentito dire da personaggi più o meno noti presenti su internet negli ultimi anni. Come se fare un investimento potesse portare sicuramente ad un successo finanziario facile e cospicuo, senza nemmeno pensare a cosa si stia facendo. Basti pensare alle diverse telefonate truffa ricevute dagli utenti relativamente ad Amazon Trading. La realtà è ben diversa, perché “giocare in borsa” non è un vero gioco, ma una cosa molto seria e che va fatta oculatamente, evitando possibili e facili errori di valutazione. Questi, infatti, potrebbero costare molto cari, non permettendo all’investitore di fare un ragionamento a lungo termine. Quindi è di fondamentale importanza capire quali siano questi errori e come evitare che essi possano portare a prendere decisioni che compromettano in modo deleterio gli sforzi finora fatti.
La psicologia è parte integrante del saper investire
Non sono tanto i prodotti scelti o le quantità di denaro investite a poter decretare da sole il successo o il fallimento di una determinata scelta finanziaria. Molto dipende, invece, dalla psicologia dell’investitore, in quanto essa può essere capace, come non, di realizzare dei ragionamenti che possano far andare incontro la persona a giuste decisioni o ad errori di valutazione. Quando si incappa in un errore di questo genere, esso, nella maggior parte dei casi, discende da preferenze e ragionamenti sbagliati a monte, che non sono conciliabili con la razionalità delle scelte che si fanno.
Molto spesso, essi dipendono da paura, rimpianto, illusioni e stati d’animo affini, come la fretta, che ci fa pensare solo in base ad un orizzonte temporale troppo breve, temendo perdite improbabili che potrebbero derivare da investimenti a lungo termine. Che il cervello umano non sia in grado di gestire bene i risparmi lo dice la scienza, in quanto alcuni sentimenti già citati, come paura e dolore, utilissimi in altre circostanze, diventano nostri nemici quando correlati ai soldi, portando a commettere diversi errori di valutazione. Perché se si perdono 2000 euro in pochi giorni o mesi, la sensazione di malessere sarà molto più grande se paragonata a quella di benessere per averne guadagnati altrettanti dopo tanto tempo. Esistono, quindi, studi di premi Nobel, come lo psicologo Daniel Kahneman, premiato nel 2002, che confermano questa asimmetria tra guadagni, perdite e relativi sentimenti.
Conseguenze degli errori di valutazione
Quindi, è bene sapere a cosa si va incontro quando si pensa di aver fatto la giusta scelta, che invece è semplicemente frutto di un errore di valutazione. Innanzitutto, essi possono portare ad errori di percezione rispetto alla relazione esistente tra rischio e rendimento, che può causare enormi problemi se non ben chiara in testa al momento dell’investimento. Inoltre, ci si potrebbe confrontare con una bassa partecipazione al mercato azionario o con una scarsa diversificazione finanziaria, in quanto si pensa che l’investimento fatto sia l’unico giusto da fare e da non mollare a prescindere dai fattori oggettivi finanziari che lo circondano e che porterebbero a differenziare il portfolio di investimenti. Infine, si potrebbe incorrere nel rischio di movimentare eccessivamente il proprio portafoglio finanziario, cambiando troppo spesso prodotto. Il risultato più comune, mettendo insieme tutti questi fattori, è che si possa decidere di fare una mossa nel momento sbagliato, ignorando i possibili pericoli che sono dietro l’angolo.
Cosa fare per evitare gli errori di valutazione
Quindi, assodato che i più grandi nemici del cervello quando si tratta di investimenti sono fretta e paura, una buona soluzione per evitare di farsi prendere dal panico e sbagliare ripetutamente con errori di valutazione può essere quella di affidarsi a chi di investimenti ne capisce sicuramente di più. Le tre parole chiave in questo senso sono disciplina, fedeltà e fiducia. La prima riguarda la possibilità che l’esperto cui ci si affida sappia agire di fronte all’andamento oscillatorio del mercato in modo flessibile, consigliando le mosse giuste da fare di momento in momento.
L’importante è avere la costanza nel seguire le sue indicazioni. Quindi, entra in gioco la fedeltà, perché affidarsi ad un consulente non significa valutarne l’operato nel giro di qualche settimana o mese e abbandonarlo qualora non si abbiano risultati immediati, bensì progettare con lui un discorso a lungo termine. Infine, c’è la fiducia che non dovrà mai mancare nei confronti della persona cui si deciderà di affidare l’investimento, in quanto il suo unico interesse dovrà essere quello di favorire la crescita del nostro portafoglio di investimenti.