L’olio di oliva è uno degli ingredienti fondamentali della dieta mediterranea, un modello alimentare noto per i molteplici benefici che apporta alla salute. Fonte di grassi sani importantissimi per il corretto funzionamento del cuore, ricco di antiossidanti, come i polifenoli, che possono contribuire a combattere lo stress ossidativo e l’infiammazione nel corpo. Il suo consumo riduce il rischio di malattie croniche e cardiache con effetti positivi sulla salute del cervello e sulla prevenzione delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Affinché possa essere un alleato per la salute, è importante che l’olio venga conservato seguendo una serie di direttive cosicché le proprietà benefiche vengano mantenute intatte. Se così non fosse, l’olio di oliva potrebbe deteriorarsi nel tempo, diventando rancido, perdendo i benefici nutrizionali e sviluppando un sapore sgradevole.
L’olio nella ceramica, il miglior metodo di conservazione
Partiamo dal contenitore stesso dell’olio, elemento di vitale importanza. La ceramica è uno dei migliori materiali utilizzati per contenere gli alimenti. In primis, garantisce una sicurezza alimentare per cibi e bevande. Essendo un materiale non tossico e non reattivo, infatti, la ceramica non rilascia sostanza chimiche nocive negli alimenti. Le oliere in ceramica hanno poi una grande resistenza al calore e alle temperature più elevate, riuscendo a conservare una temperatura costante degli alimenti per un periodo di tempo molto lungo. La ceramica è anche un materiale durevole e resistente per cui le oliere possono essere facilmente riutilizzate per anni senza andare sprecate. Infine, anche l’occhio vuole la sua parte. La ceramica offre una vasta gamma di design e stili ed è spesso considerata uno dei materiali più apprezzati esteticamente.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutte le ceramiche sono adatte per contenere gli alimenti. Alcune di queste, soprattutto quelle decorative, potrebbero contenere piombo o altre sostanze tossiche nella vernice o nella smaltatura. È quindi consigliabile utilizzare ceramiche che siano state testate e certificate come sicure per l’uso alimentare. Nel panorama delle oliere, le più famose sono senza dubbio quelle salentine, icone della cultura artigianale pugliese. Il loro design distintivo è caratterizzato da eleganti forme adornate da dipinti a mano, che spesso rappresentano motivi tradizionali come fiori, frutti o elementi geometrici. La loro progettazione è pensata per garantire una conservazione ottimale dell’olio e un versamento pratico ed efficiente.
Come conservare l’olio
Nonostante la ceramica sia il miglior materiale per conservare l’olio è pur sempre necessario seguire alcune accortezze per mantenerne la freschezza e la qualità nel tempo.
L’olio dovrebbe essere conservato in un luogo fresco, lontano dalla luce solare diretta e da fonti di calore, come fornelli o radiatori. La luce e il calore possono accelerare il processo di ossidazione dell’olio, riducendo la sua qualità. Parlando sempre di agenti atmosferici, anche l’aria può causare l’ossidazione dell’olio e pertanto è bene conservare la materia in una bottiglia di ceramica ermetica o con un tappo a vite. Un no categorico anche all’umidità, in quanto tende a favorire la formazione di muffe o alterare il sapore dell’olio. Anche in questo caso è necessario trovare un luogo di conservazione adatto. Essendo l’olio è un grasso, è come tale tende ad assorbire ogni odore circostante,è opportuno evitare il contatto e la vicinanza con cibi e sostanze dagli odori forti per evitare che l’olio possa assorbirli. Ovviamente, è poi consigliato seguire sempre la data di scadenza indicata sull’etichetta dell’olio. L’olio, di solito, ha una durata di conservazione di diversi mesi o anni, ma la sua qualità può deteriorarsi nel tempo soprattutto una volta che questo è stato aperto.
Seguendo queste pratiche di conservazione, si dovrebbe essere in grado di mantenere l’olio fresco e di buona qualità per un periodo di tempo più lungo.