“Sono ormai 36 ore che probabilmente più di 200 mila cittadini sono rimasti senza energia elettrica, quindi anche senza riscaldamento, presso le proprie abitazioni. Secondo i dati che l’Enel ha comunicato alla Protezione civile sono circa 42 mila le utenze elettriche rimasta senza alimentazione. È sconcertante quanto sta accadendo perché ci troviamo di fronte ad una situazione metereologica che per una regione come l’Abruzzo dovrebbe essere normale e non al limite dell’emergenza: ha nevicato per una nottata, anche se in maniera eccezionale, e non per una settimana di fila. Come è possibile che un guasto alla rete elettrica dell’alta tensione non venga arginato entro le 24 ore? Con tutti gli investimenti e le opere che Terna dissemina sul territorio nazionale ed in particolare sul territorio abruzzese, è mai possibile che non esista una soluzione in tempi brevi per ripristinare i servizi elettrici?” afferma Gianluca Vacca, deputato M5S di Pescara. Tale situazione protratta nel tempo sta causando anche la mancanza della fornitura dell’acqua presso alcuni comuni che vivono in una situazione di totale blackout in quanto gli stessi enti pubblici, compreso il gestore dei servizi idrici, è senza energia elettrica. Tra i comuni più colpiti Ari, Bucchianico, Casalincontrada, Miglianico, Orsogna, Ripa Teatina, Roccascalegna, Villamagna (Chieti), Collecorvino, Lettomanoppello, Montesilvano, Manoppello, Roccamorice e Abbateggio (Pescara), Atri, Castilenti e frazioni di Teramo. “Cosa sta facendo la protezione civile? Per quale motivo il gestore della rete elettrica è del tutto impreparato ad una situazione simile? Quanto tempo devono ancora aspettare i cittadini per il ritorno alla normalità? Sono questi i quesiti che porrò al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro del Tesoro nell’interrogazione parlamentare urgente, a prima firma mia, che verrà depositata oggi alla Camera dei Deputati e sottoscritta anche dai deputati Colletti e Del Grosso” aggiunge Vacca.
“Tutto questo è INACCETTABILE per una regione dove vogliono costruire nuove opere faraoniche, elettrodotti, gasdotti o accorciare autostrade, mentre non si riesce neanche a garantire il minimo indispensabile in occasione di abbondanti nevicate.
Se ancora ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione di come il nostro paese non abbia bisogno di grandi opere, ma di una costante manutenzione e di una gigantesca opera di messa a norma e in sicurezza del territorio!” conclude il deputato pentastellato.