“Oggi, durante le audizioni di Regioni e Comuni nell’ambito della discussione sul decreto terremoto, il presidente della Regione Abruzzo ha candidamente dichiarato che, secondo lui, le risorse stanziate nel decreto sono sufficienti, e che in merito all’estensione del cratere anche a quei comuni attualmente non ricompresi, più o meno testualmente ha risposto che ‘non bisogna neanche arrivare a Zagabria’. E così, a una richiesta che arriva dalla propria regione, il presidente risponde in maniera vaga e inconcludente” affermano i deputati Vacca e Colletti, intervenuti in sede di audizioni. “Abbiamo inoltre chiesto se non ritenga opportuno inserire in questo decreto una norma che intervenga anche sulle scuole non direttamente colpite dalle ultime scosse sismiche, ma che non sono adeguate alla normativa antisismica e presentano un indice di vulnerabilità basso, prevedendo il trasferimento degli alunni anche di questi istituti in altri locali adeguati o in moduli provvisori, in modo da dare una risposta a quelle famiglie e a tutti gli operatori scolastici che oggi frequentano locali inidonei dal punto di vista antisismico. A questa domanda, nessuna risposta del Presidente D’Alfonso!” aggiungono i deputati.
“L’impressione è che, a fronte delle numerose carenze di questo decreto, del tutto insufficiente a dare delle risposte concrete ai tragici eventi degli ultimi mesi, il presidente abbia avuto un approccio viziato dall’appartenenza politica alla stessa area del governo nazionale: insomma, gli interessi di partito sembrerebbero prevalere su quelli territoriali e di rappresentanza istituzionale. Noi ovviamente stiamo lavorando per modificare il decreto e introdurre tutti quei correttivi necessari con degli emendamenti” concludono i deputati abruzzesi.