Avezzano Rinasce: ” Da parte dell’amministrazione solo opere incompiute”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di AVezzano Rinasce:

 

Progetto Marsica, Vertenza Marsica, Trasporti veloci per Roma e Pescara, Avezzano Capitale della Marsica, Scuole Sicure, Avezzano Centro Commerciale, Accademia Internazionale di Cucina.

Sono solo alcuni dei “grandi progetti” che i fratelli Giuseppe e Giovanni Di Pangrazio hanno in questi cinque anni propagandato e che hanno consentito loro di raggiungere lo scranno più alto del Consiglio regionale (Giuseppe) e quello del Palazzo Municipale di Avezzano (Giovanni). Peccato che di tutto ciò non si sia visto realizzato un bel niente.

Il Progetto Marsica è nato ed abortito a causa della totale mancanza di coordinamento con tutte le realtà del territorio e poi, ed è notizia di qualche settimana fa, perché la Marsica, ed Avezzano in primis, è stata esclusa dai fondi strutturali 87 3C.

La Vertenza Marsica non è stata nemmeno abbozzata visto che le istanze di questa città e della zona connessa non sono state mai rappresentate alla Regione tanto da ottenere un intervento del governo regionale nei confronti del governo nazionale renziano.

Avezzano Capitale della Marsica è rimasto un sogno ad occhi aperti dei due fratelli di Paterno di Avezzano e la realtà dei fatti, con il dimezzamento degli esercizi commerciali in centro, le chiusure di industrie, la diminuzione di servizi ed uffici, l’ospedale con molti reparti tagliati o cancellati, il Tribunale ancora provvisorio, le crisi di Vesuvius, Crab e tante altre che hanno prodotto centinaia di disoccupati e cassintegrati, ha trasformato il sogno in incubo.

Per carità di patria evitiamo di parlare approfonditamente del progetto Scuole Sicure visto e considerato che, proprio nelle scorse settimane, si è saputo ufficialmente che l’Enea ha catalogato quell’edificio come a rischio senza parlare di altre situazioni per le quali si “annunciano provvedimenti”.

Annunci di investimenti e progetti fantasmagorici, completamente fuori dall’ottica di questa città e della sua storia, per rilanciare un commercio che, se i due fratelli avessero avuto l’umiltà di andare a vedere personalmente quel che è avvenuto e che sta succedendo, è all’anno zero con un tessuto di imprese da ricostruire da capo e non certo con un taglio delle imposte locali che al massimo tocca i 100 euro l’anno.

L’Accademia Internazionale di Cucina da istallare nell’edificio di Avezzano nord, contratto di quartiere o nuovo municipio, è stato un altro annuncio che non ha visto alcunché di fatto e, anzi, resta il problema del come evitare che quell’edificio non vada in rovina con uno spreco di denaro pubblico di oltre 6 milioni di euro. Per la cronaca non si sono visti nemmeno i fornelli…

Per concludere, in una sorta di viaggio nel tempo attraverso le occasioni mancate, Di Pangrazio Presidente del Consiglio Regionale interroga la Regione sui treni per Avezzano con piglio da oppositore dimenticandosi di essere parte e asse portante della maggioranza D’Alfonso e, non ultimo, il Presidente, appunto, del Consiglio Regionale. Ma Di Pangrazio Presidente del Consiglio dimentica anche i passaggi precedenti. Rfi e Trenitalia hanno detto che una linea veloce in questo territorio non si può fare ma di sicuro si può fare una linea più moderna, con materiale più efficiente e soprattutto con orari e percorrenze che possono tagliare di molto i tempi da Avezzano per Roma e per Pescara.

Ma Giuseppe Di Pangrazio questo l’ha evidentemente dimenticato, tanto che non  si registra una sola sua azione in tale direzione, e preferisce fare il Masaniello dei pendolari marsicani.

Ma la storia di Masaniello racconta anche di come è andata a finire

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