Decreto immigrazione, Arrigoni (LN-NCS): “Passa proposta Lega per cancellazione da anagrafe dei richiedenti asilo”

“Il flusso di ingressi inarrestabile nel paese a partire dal 2014 (505mila sbarchi nel triennio 2014-2016) e il conseguente elevato numero di richieste di asilo (272mila nel triennio) stanno accrescendo l’emergenza nel sistema di accoglienza dove vengono assistiti i sedicenti profughi. Le presenze, da 22.118 di fine 2013 sono esponenzialmente salite al 31 dicembre 2016 a 176.554, di cui l’80% collocate in strutture temporanee di accoglienza (abitazioni, condomini, alberghi, resort e altri edifici privati). Solo in regione Abruzzo a fine 2016 erano 3.759 sistemati nelle quattro province in 92 strutture temporanee e 7 strutture SPRAR. Nella pessima gestione dell’immigrazione irregolare il Governo Gentiloni, in continuità con quello Renzi, ai Comuni che hanno strutture di accoglienza (spessissimo contro la propria volontà) continua a scaricare problemi sociali, economici e di sicurezza ma anche incombenze e oneri rilevanti come l’iscrizione all’anagrafe comunale dei richiedenti asilo, la relativa cancellazione con lunghissimi e costosi procedimenti, il rilascio della carta d’identità e anche l’erogazione dei servizi  di welfare”.

Così interviene il senatore Paolo Arrigoni, responsabile regionale di NcS Abruzzo, che per il Carroccio, insieme ai colleghi Calderoli e Stefani, ha seguito i lavori nelle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia del Senato per la conversione del D.L. n. 13/2017 c.d. Minniti sull’immigrazione.

“Proprio a seguito delle criticità segnalate dai sindaci, molti abruzzesi, il nostro gruppo ha presentato diversi emendamenti al decreto. In commissione è stata approvata la proposta (allegata) che prevede che in caso di irreperibilità del richiedente asilo dal centro, in capo al gestore è fatto obbligo entro 20 giorni di darne comunicazione al Comune, consentendo così all’ufficio anagrafe di procedere alla rapida cancellazione anagrafica senza dover più ricorrere al procedimento standard che dura un anno” prosegue il parlamentare.

“La maggioranza ha invece incredibilmente bocciato un altro nostro emendamento (allegato) che prevedeva il rilascio della carta d’identità all’immigrato solo ad ottenuta protezione internazionale. La proposta voleva superare l’attuale assurda previsione che riconosce ad un ‘semplice’ richiedente asilo, almeno da tre mesi presente nel centro, il diritto ad ottenere il documento di residenza. Una follia mantenere questa norma tenuto conto che solo il 20% di coloro che chiedono asilo ottengono dopo tempi lunghissimi la protezione internazionale. Anche gli amministratori del PD che auspicavano questa ragionevole e opportuna modifica sono stati beffati dalla propria maggioranza e dal proprio Governo” conclude Arrigoni.

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