Italia maglia nera tra i Paesi europei, Abruzzo maglia nera tra le regioni italiane. Lo rivela il Corriere e lo sottolinea Lilli Mandara: non sappiamo utilizzare i fondi continentali, ne prendiamo solamente una minima parte, non facciamo bandi e così i soldi tornano indietro. Eppure sono soldi nostri! Soldi di tutti, che paghiamo all’Europa sotto forma di tasse ma che ci tornano indietro sul treno dei ‘fondi’. Ma il treno arriva, attende che qualcuno lo scarichi e poi torna indietro. Ma noi quel qualcuno non ce lo abbiamo.
“Quindi all’inizio del 2017 – si legge sul blog della Mandara – e cioè a metà strada del programma comunitario 2014-2020, sono stati utilizzati soltanto una briciola dei 42,7 miliardi di euro che sommati al cofinanziamento nazionale (necessario per aprire il rubinetto europeo), fanno 73,6 miliardi […] Ma sono i dati delle singole Regioni responsabili dei progetti, secondo il Corriere, a denunciare ancora una volta come siano loro, proprio loro, responsabili della lentezza e della inefficienza. Per esempio il Fesr, fondo europeo di sviluppo regionale: in questo settore nemmeno un euro si è visto in Abruzzo e le cose non vanno certo meglio per il Fondo sociale europeo, come se l’Abruzzo non ne avesse bisogno. Fa letteralmente cadere le braccia il Feasr, il fondo per l’agricoltura: a metà del programma il Piemonte ha speso 124 milioni, la Lombardia 102 e la Toscana 51,8. L’Abruzzo, manco a dirlo, neanche 2 milioni.”
Redazione ilfaro24.it