FONDI UE, ENNESIMA CONFERMA SUL RISCHIO DISIMPEGNO DELLE RISORSE NEL SILENZIO DEI SINDACATI.
MARCOZZI: APPELLI M5S INASCOLTATI. GIUNTA E CAPI DIPARTIMENTO IN STALLO.
L’Inchiesta sul livello di spesa da parte delle regioni dei fondi UE condotta dal giornalista Gian Antonio Stella è apparsa ieri fra le colonne del Corriere della Sera è l’ennesima conferma di quanto denunciato negli ultimi mesi e documentato nella conferenze stampa tenute dal M5S.
“Abbiamo fornito ricette e denunciato i punti di debolezza della struttura regionale” dichiara Sara Marcozzi, consigliere regionale M5S “dalla scelta sull’autorità unica di gestione – tanto voluta dai Sindacati – che ha finito per ingolfare le procedure e le attività dei programmi operativi, alla scelta dell’affidamento diretto a Abruzzo Sviluppo per quanto concerne l’assistenza tecnica e il supporto per l’attuazione dei Piano Operativi. Si è preferito affidare un ruolo cosi delicato a una società che non aveva al proprio interno risorse umane qualificate e competenti per condurre questo tipo di lavoro, piuttosto che affidarsi alla scelta di Advisor esterni e specializzati che da decenni supportano le regioni in questo campo”.
E’ di non più di qualche settimana fa l’ultima conferenza con cui il M5S, bandi alla mano, denunciava il gravissimo ritardo sulla pubblicazione dei bandi e, peggio ancora, sulle lentezze relative alla certificazione della spesa che metterebbe in serio rischio le risorse UE con la concreta possibilità di un disimpegno da parte dell’Europa, dunque di perdita di ingenti fondi da parte di Regione Abruzzo.
“A questi ritardi si aggiunge l’abbandono da parte dell’ex-Capo Dipartimento dei Rapporti con L’Europa, Giovanni Savini, in rotta con il Presidente D’Alfonso – commenta Marcozzi – ancora vacanti, a distanza di quasi tre anni dall’insediamento di questa Giunta, i ruoli di Responsabile nei servizi di “Ufficio Controlli di Primo Livello e Attività Valutative del Programma Operativo FESR e FSE”, “Ufficio Certificazioni FESR e FSE”, “Servizio Programmazione e Coordinamento Unitario”, “Servizio di Euro-Progettazione”, “Servizio Politiche Nazionali per lo Sviluppo” e “Ufficio Verifica Amministrativo-Contabile Programmi nazionali e Regionali”, settori fondamentali e strategici per lo sviluppo della nostra regione. Una richiesta che facciamo da ormai due anni, quella delle nomine, non intese come mera occupazione di poltrone, bensi scelte curriculari di professionalità che abbiano almeno un minimo di attinenza con la gestione dei fondi UE”.
Altro capitolo importante e sul quale il M5S batte da mesi è il Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA). Si tratta di un intervento richiesto dalla Commissione Europea che aiuterebbe le regioni nella gestione dei Fondi Europei, attraverso l’implementazione organica numerica e di qualità, processi di semplificazione amministrativa e legislativa, definizione di standard di qualità sugli interventi e tanto altro. Piano approvato ma che di fatto è rimasto lettera morta rispetto alle reale attuazione.
Il primo giro di boa è previsto per il 31 Dicembre 2018. Per quella data Regione Abruzzo avrà dovuto pubblicare bandi, erogare i finanziamenti ai beneficiari, verificare la congruità delle spese e certificare la spesa alla Commissione UE attraverso il sistema informativo. Ad oggi neanche un euro è stato certificato a fronte di una dotazione di oltre 800 milioni di euro fra FSE, FESR e FEASR.
“Mentre alcuni Sindacati si sbracciano per difendere l’operato del Presidente D’Alfonso, del Direttore Generale, Cristina Gerardis e del neo Capo Dipartimento per gli Affari con l’Europa, Vincenzo Rivera” conclude Marcozzi “noi continueremo, nell’interesse di cittadini e imprese abruzzesi, ad essere pungolo nei ritardi e nelle inefficienze di questa maggioranza che col suo agire mette a rischio il futuro di questa regione.”