Questa campagna elettorale assume toni ogni giorno più grotteschi: da una parte il sindaco agita un anacronistico quanto strumentale campanilismo; dall’altra si fa forte degli endorsement di politici girovaghi che non conoscono la nostra città se non attraverso i dispacci, senz’altro poco obiettivi, che i fratelli Di Pangrazio forniscono loro. Per questo, sentire Cesa e D’Alessandro affermare che il sindaco uscente ha già vinto ci fa sorridere. Se viandanti della vecchia politica e taglianastri avessero davvero il polso della situazione, si asterrebbero dall’azzardare tali dichiarazioni.
L’ex premier britannico Margaret Thatcher, da politica avveduta qual è stata, lo ricordava spesso: “essere potenti è come essere una signora, se dovete dirlo in giro non lo siete”.
Io personalmente e con me tutti coloro che hanno deciso di candidarsi e sostenermi in questo progetto, hanno toccato con mano la delusione, la rabbia e soprattutto la preoccupazione per i disagi creati da un’amministrazione comunale immobile, che non è stata in grado di indicare una chiara prospettiva per il futuro di questa città. Altro che concretezza e competenza. È evidente che dietro le temerarie affermazioni di Cesa e D’Alessandro, che sentenziano la certa vittoria al primo turno di Di Pangrazio, non ci sono solo una sostanziale ignoranza della situazione in cui versa la città e una sgradevole mancanza di rispetto verso gli avezzanesi, ai quali spetta di decidere a chi affidare il governo della città, ma c’è soprattutto la paura di perdere quella che per loro è solo una bandierina su un territorio, la Marsica, che per loro è da sempre terra di conquista, portatrice d’acqua per i loro interessi, non terra di uomini e donne ma collegi elettorali da dividersi.
Noi abbiamo troppo rispetto e considerazione per l’intelligenza e la libertà dei nostri concittadini per pronunciarci con toni altrettanto perentori e definitivi, ma una cosa la possiamo dire con certezza: se l’insofferenza per questa amministrazione comunale troverà espressione nelle urne, si potrà voltare pagina una volta per tutte e dare finalmente risposte alle aspettative della città.
Anche per questo, piuttosto che aprire un’altra sede elettorale tradizionale, abbiamo deciso di colmare una delle tante clamorose lacune esistenti in città e offrire ai giovani, ma non solo a loro, un luogo dedicato all’arte e alla musica, che inaugureremo in Corso della Libertà, un tempo la strada più importante della città e ora simbolo del degrado del nostro centro storico. Sarà, questo nuovo spazio, un’area libera ed aperta, dove artisti, pittori, scultori, scrittori e musicisti potranno esporre le loro opere e suonare la loro musica. Sia detto in confidenza a Cesa e D’Alessandro: saremo noi, insieme ai cittadini liberi di Avezzano, che sono ancora la maggioranza, a suonarle al loro proconsole avezzanese. Stiano sereni, saranno sempre i benvenuti in città, quando e se avranno qualcosa di concreto da proporre per far crescere il nostro comprensorio.
Possibilmente non solo in campagna elettorale.
Avezzano lì, 7 maggio 2017
Gabriele De Angelis
Candidato Sindaco di Avezzano coalizione “INSIEME”