BANCA ETRURIA – PROCESSO CRAC AMMESSE SETTE PARTI CIVILI DI PIZZOLI

Duemila i risparmiatori beffati dal crack ammessi al processo preliminare.

A spiegarlo è l’avvocata Vanna Pizzi, che difende i sette ex clienti della banca toscana insieme ad altre centinaia di persone in tutta Italia. “Sono state sollevate una serie di eccezioni da parte delle difese degli indagati – ha spiegato Pizzi – ma ce l’abbiamo fatta”. Il pubblico ministero in sostanza ha offerto una via d’uscita per mantenere la posizione dei risparmiatori che, a seguito delle varie imputazioni, consentirà di chiedere il risarcimento del danno patrimoniale e morale, quindi la restituzione del denaro investito andato perso a seguito della dichiarazione di liquidazione. Complessivamente, i 7 risparmiatori di Pizzoli, tutti pensionati o piccoli imprenditori o professionisti locali, hanno visto sparire 700 mila euro.

Risparmiatori che per mesi hanno cercato di mantenere alta l’attenzione sul loro caso, anche con proteste eclatanti, come l’occupazione per due volte della sede di Banca Etruria nel centro storico di Pizzoli.

“Non siamo delinquenti, siamo sempre stati civili – ci tengono a sottolineare i risparmiatori – siamo stati beffati, vogliamo indietro i nostri risparmi”

 

 

( Cicchetti Ivan )

.

About Redazione - Il Faro 24