Venerdì 1 dicembre alle 21 al Matta di Pescara, spettacolo teatrale “Il regno profondo – Perché sei qui?”.
Dopodomani, giovedì 30 novembre alle 19 a Chieti, presentazione del libro “La voce in una foresta di immagini invisibili”.
Il MagFest – Festival di donne nel teatro contemporaneo diretto da Annamaria Talone – si accinge alla chiusura della settima edizione con due ospiti d’eccezione: Chiara Guidi e Claudia Castellucci, pronte ad esibirsi in Abruzzo dopo la prima de Il regno profondo – Perché sei qui? tenutasi in Emilia Romagna. Due gli appuntamenti: venerdì 1 dicembre alle 21 allo Spazio Matta di Pescara in via Gran Sasso (ingresso 10 euro) e il giorno prima, giovedì alle 19, nella libreria De Luca di Chieti (ingresso libero) per la presentazione del nuovo libro della Guidi, La voce in una foresta di immagini invisibili (sarà presente solo l’autrice del volume).
Sul palco Chiara Guidi e Claudia Castellucci – quest’ultima è anche autrice dello spettacolo in arrivo – prenderanno le mosse di due luogotenenti, simboli di solidità che, tuttavia, dovranno fare i conti con il dubbio. Co-fondatrici della compagnia Societas Raffaello Sanzio (oggi Societas), protagonista dell’avanguardia teatrale internazionale già dai primi anni ’80, le due attrici partono da una domanda di fondo: Cosa ci faccio qui? Un quesito tanto elementare quanto in grado di aprire dei crepacci nella superficie della quotidianità. Ed è proprio questo il punto: nello spettacolo la routine entra all’improvviso nel turbine del dubbio.
Noi donne, artiste, continuiamo a fare la nostra parte attiva – spiega Annamaria Talone che firma la direzione artistica del MagFest – perché crediamo che il teatro in particolare e i linguaggi artistici in generale siano degli strumenti potenti per ‘agire’ un cambiamento profondo, in ogni settore della società e in ognuno di noi.
La forma di teatro scelta per l’occasione recupera il dialogo didascalico classico, funzionale alla rappresentazione di un mondo per così dire privo di peso. La metrica delle frasi conferisce velocità crescente alle domande e la ricerca idiomatica para-dialettale, inventata dalla Guidi, fa abitare in ambienti domestici la loro risonanza. Le asprezze vernacolari tingono di sangue le vette glaciali di un ragionamento sofisticato che ridiventerà primitivo e sfacciato. Le musiche sono di Scott Gibbons e Giuseppe Ielasi.
Biglietti 10 euro, è vivamente consigliata la prenotazione al 340/9371095 oppure via mail all’indirizzo [email protected]. I biglietti si possono prenotare anche presso la libreria De Luca (a due passi da corso Marrucino). Proprio qui, il giorno prima dello spettacolo, la Guidi presenterà il libro nel quale racconta, per la prima volta, della ricerca sulla voce, in modo assolutamente coerente con il percorso della Societas, quindi trattando gli elementi atemporali e archetipici di questo strumento: una ricerca che ha portato e porta a giocare con le parole fino a perderne il senso, per poi recuperarlo in maniera più profonda.
In quest’opera la Guidi ha unito il saggio all’arte, alla biografia, indicando il suo metodo di lavoro, servendosi di diagrammi e schemi. Si legge nel testo: “La voce può arrivare lì dove nessuno può ascoltarla e anche in quello spazio diventa corpo e trova una sua necessità d’essere. In quella foresta di immagini invisibili, la mia voce doveva diventare un corpo. Doveva diventare radici, sedie, insetti, eliche… con tutti i tracolli, gli sfondamenti, le curve, le parabole e gli innalzamenti che plasticamente formano un corpo”.
Chiara Guidi svolge la propria ricerca scenica su un filo che lega infanzia e voce, lavorando come interprete, drammaturga, regista e attivando diversi contesti di coinvolgimento scenico e pratiche di osservatorio.
Claudia Castellucci è autrice di testi drammatici e teorici, interprete di spettacoli, fondatrice di scuole di tecnica della rappresentazione, con particolare attenzione allo studio del movimento ritmico e coreografico.