Teramo, 3 dicembre 2017 – è stata una disavventura a lieto fine, quella vissuta da uno scialpinista romano bloccato sul monte Gorzano a quota circa 2300 m s.l.m., che la scorsa notte è stato recuperato dai soccorritori dopo essersi perso durante il rientro da una gita di scialpinismo sui monti della Laga.
I compagni d’escursione, cinque ragazzi anche loro romani, hanno riferito di aver perso l’amico a causa di nebbia e bufera, mentre in fila indiana scendevano con sci e snow board dalla vetta del Gorzano. Inutile, prima di lanciare l’allarme intorno alle 16,00, è stato anche il tentativo di ripercorrere più volte la traccia lasciata dal compagno, non sempre visibile sul ghiaccio. Riuscendo a contattarlo telefonicamente, si sono così fatti inviare via smartphone le coordinate gps da girare ai soccorritori.
Sono così iniziate le operazioni di ricerca di Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas), Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, in aggiornamento costante con la Prefettura di Teramo. I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, con le quadre di Teramo e L’Aquila, hanno percorso due distinti sentieri: uno estivo, che da Cesa Castina porta alla vetta del Gorzano, e uno, sempre nel Teramano, che sale invece da Valle Vaccaro.
L’uomo, infreddolito per la bufera di neve ma in buone condizioni di salute, è stato individuato intorno all’una e trenta di notte a 2280 m s.l.m. In compagnia delle squadre è stato quindi condotto a Cesa Castina, ad attenderlo i compagni d’escursione.