Meteo. Le masse d’aria fredda che discendono dall’artico e si incontrano con i venti miti di Libeccio e di Scirocco sempre più umidi rispetto alla norma, sono indice dello sviluppo di Trombe d’aria o Tornado soprattutto lungo le coste della nostra penisola, d’Estate più frequenti anche nelle pianure. Il Tornado o tromba d’aria è un fenomeno vorticoso particolarmente intenso che nasce da un violento cumulonembo o Supercella, dotato di una singola corrente rotatoria rappresentante un’area di bassa pressione locale, detta mesociclone. Quando vi è un forte cambiamento della direzione di provenienza e della velocità dei venti con la quota, due masse d’aria di natura differente, in genere una fredda e secca e un’altra caldo-umida che si incontrano, incominciano a ruotare; inizialmente assumuno un moto orizzontale, successivamente la corrente ascensionale principale diviene talmente intensa da stirare la rotazione in verticale, producendo dunque un Tornado. La scala che misura la velocità dei venti di un Tornado, è denominata Scala Fujita, va da EF0 (la velocità più debole) a EF5 (potenza distruttiva con venti che superano i 400 km/h). Tuttavia, possono esserci altre dinamiche circolatorie oltre a quella di sopra descritta, in grado di originare un Tornado o una Tromba d’aria; fattori molto complessi e tutti i giorni oggetto di studio, da meteorologi, appassionati e dagli Storm Chasers (cacciatori di tempeste).
Grazie per la cortese attenzione
Riccardo Cicchetti