Nel 2018 un’originale e divertentissima pagina Facebook dedita a fare ironia sulle attitudini delle popolazioni locali, può anche salvare tradizioni e risollevare le sorti di una centenaria azienda, in difficoltà a causa della crisi. E’ quello che potrebbe accadere al Lanificio Merlino, produttore delle storiche coperte abruzzesi in lana, fatte a mano, presenti in ogni casa di ogni nonno abruzzese.
Tutto è nato così: la pagina Facebook L’Abruzzese fuori sede , seguita da quasi 100mila followers, ha postato questo messaggio.
#SavetheCopertaAbruzzese: un minuto del vostro tempo per leggere lo splendido messaggio di Francesco Salvatore, perché le tradizioni sono importanDi…
“Ciao ti scrivo dopo un acquisto e una riflessione fatta qualche mese fa. Durante le vacanze di Natale ero a casa in Abruzzo con la mia compagna che è di Mantova. Facendo una passeggiata per Sulmona la mia compagna si ferma davanti ad un negozio di coperte estasiata dalla bellezza di alcune di esse. Le dico che sono le coperte di Taranta Peligna, in pura lana abruzzese, un’importante tradizione regionale. Ormai la mia compagna era innamorata per cui decido di portarla a Taranta per acquistare una coperta. Ciò che ho scoperto arrivato al paese mi ha lasciato l’amaro in bocca ed è anche il motivo per cui ti scrivo. A Taranta è rimasta un’unica persona che produce ancora le coperte, lo fa praticamente per hobby; la sua azienda (il lanificio Vincenzo Merlino) sta chiudendo in seguito alla crisi. Nessuno compra più questi capolavori perché ormai le persone comprano i piumoni Ikea a 20 euro. Dopo che anche questa persona avrà smesso di produrle perderemo una parte di storia e una grande eccellenza della nostra regione. Noi abbiamo deciso di comprarne due per portarci a Milano un pezzo di storia della nostra regione prima che non se ne trovino più. Sono realmente un’opera d’arte, ovviamente sul letto Ikea ci va larghe essendo una coperta pensata per i letti abruzzesi . Morale della favola: ti scrivo perché considerando il seguito della pagina magari qualcuno s’arisveje e ci pensa che si sta facendo morire una tradizione…”
Il post è stato visualizzato da migliaia di persone e ne è conseguito che in molti sono andati sul sito internet dell’azienda per verificare il suo stato e magari acquistare qualche capo. In poche ore il sito è andato in blocco a causa della grande mole di visite ricevute.
Ad annunciarlo è stato, ieri, proprio L’Abruzzese fuori sede: “Stamattina, dopo il posct sulle coperte abruzzesi di Taranta Peligna, il sito dell’azienda – probabilmente vecchio e poco preparato a certi afflussi – si è bloccato per i troppi accessi. Una marea (#nafreca) di gente ha provato a comprare le coperte (alcuni lo hanno fatto davvero)… E tutto questo è veramente fregnissimo. #fortiegentili #savethecopertaabruzzese”.