L’amministrazione comunale di Avezzano, in occasione dei fuochi del 26 aprile, vigilia delle festività della Madonna di Pietraquaria, pur nell’intento di contemperare alle esigenze di mantenere la tradizione, che si perpetua da secoli, ha emesso una ordinanza per regolamentare le operazioni di combustione di materiale infiammabile mirata a prevenire possibili gravi pericoli per la sicurezza, l’incolumità e la salute pubblica.
L’ordinanza prevede una serie di adempimenti da parte degli organizzatori dei fuochi nei vari rioni della città e prevede di demandare alla Polizia Locale e alle altre Forze dell’Ordine, la competenza di vigilare sulle disposizioni in essa contenute e in particolare di segnalare al Comune la presenza di situazioni di contrasto con quanto disposto dalla stessa ordinanza sindacale.
Nelle cataste destinate alla combustione non devono essere presenti rifiuti abbandonati e materiali che bruciando possano liberare nell’aria sostanze pericolose per la salute umana; di stabilire, quale misura extra ordinem, la possibilità per le maestranze comunali di rimuovere tali cataste con qualunque mezzo anche accedendo straordinariamente sui siti privati; di dare incarico al dirigente del V settore-Lavori Pubblici del Comune di attivare le opportune azioni amministrative per l’immediato prelievo e per la rimozione delle cataste irregolari, finanche reperendo autocarro munito di gru cosiddetto “ragno”, o similare, dietro chiamata degli organi di polizia.
Per gli inadempienti alle disposizioni dell’ordinanza sono previste sanzioni assai severe.