Deriva direttamente o tramite ipocoristici dal greco anghelos che significa “messaggero (di Dio)”, poi trasformato nel latino angelus che diviene in epoca medioevale un nome beneaugurale. In questo caso potrebbe trattarsi di un patronimico ed indicare che il capostipite fosse figlio di un certo Angelo.
Il cognome D’Angelo è diffuso a livello nazionale, ma è soprattutto tipico del Sud, della Campania, Sicilia e Abruzzo in particolare.
D’Angelis è laziale, del latinese, e campano, del beneventano.
Antichissimo casato di origine greca, la quale vanta per capostipite l’imperatore Isacco Angelo Comneno. La famiglia, venuta in Napoli al tempo delle prime invasioni turche in terra bizantina e stabilitasi in Amalfi, si diramò in vari rami tra cui: D’Angelo, baroni e marchesi di Bertolino; i De Angelis originando i marchesi di Ceglie, i principi di Carbonara. Un ramo passò in Sicilia dando numerosi uomini di valore con integro il cognome originale. Nello specifico, dunque, la famiglia D’angelo è oriunda di Napoli, ed ebbe dimora in Napoli e Palermo. Ivi, sempre si distinse per gli illustri personaggi, a cui diede i natali. Tra questi, ricordiamo: Vito, il quale acquistò il feudo di Bertolino e Mezzocatuso, con l’investitura regia del 29 aprile 1652; Oliva, barone di Torreforte con privilegio del 31 agosto 1773; Francesco, nominato barone di Bertolino il 16 agosto 1776 e marchese di San Calogero.