RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO DI AVEZZANO RINASCE
Il Gruppo Consiliare “Avezzano Rinasce”, componente civica che esprime due Consiglieri in Consiglio Comunale in rappresentanza della lista più votata della coalizione di Gabriele De Angelis, alla luce delle evoluzioni della politica cittadina e delle ultime esternazioni di altre componenti civiche prova a far chiarezza rispetto alla propria posizione.Ci vediamo costretti a mettere ordine riguardo i fatti che stanno emergendo sulla stampa in questi giorni – affermano a gran voce il capogruppo Donato Aratari e la consigliera Antonietta Dominici – fatti che ci vedono nostro malgrado partecipi di una telenovela intrisa di pettegolezzo politico, di vociare da bar, di supposizioni di altri gruppi, di messe in scena, e dunque ci vediamo costretti ad uscire con una nota ufficiale che possa finalmente cristallizzare la nostra posizione rispetto all’amministrazione di Avezzano.
Ci teniamo subito a precisare che non pretendiamo nella maniera più assoluta il posto dell’Assessore Presutti, stia tranquillo Stirpe, sappiamo bene che l’Assessore all’Ambiente, del quale peraltro apprezziamo il lavoro fin qui svolto, non è espressione del nostro gruppo ma della lista Partecipazione Popolare, costruita in campagna elettorale per la gran parte dal nostro coordinatore Alessandro Barbonetti ma che ora comunica per bocca di pseudo coordinatori dell’ultimo minuto.
Va evidenziato però che il posto dell’Assessore Presutti ci è stato proposto dopo la manifestazione della nostra assoluta disapprovazione rispetto alla nuova Giunta e dunque ci stupisce ancor di più la nota di Stirpe, visto che, come lui stesso sa bene, l’assessorato di Presutti viene utilizzato come esca per tutti i malpancisti, proposto com’è stato finora a tutti i dissidenti.
Stupisce poi l’ambiguità di Stirpe che solo qualche giorno fa ha costituito una federazione di gruppi per chiedere una rappresentanza in Giunta perchè, a suo dire, il suo gruppo non aveva rappresentanti di riferimento e ora fa inspiegabilmente marcia indietro e riconosce come “suo” l’Assessore Presutti. Ci spieghi perchè proprio non riusciamo a capire.
Lui parla di guerra tra poveri, e fa bene, spiace però constatare che è egli stesso artefice di questa guerra tra poveri perchè è caduto ingenuamente con entrambi i pieni nel tranello di chi ci sta mettendo gli uni contro gli altri, strumentalizzando la sua figura; continua peraltro a citare la storia che riguarda la scelta dell’Assessore Colucci, a noi imposta ma da noi mai condivisa e riconosciuta, che, a suo dire, è stata scelta da altri esponenti della lista: falso, la Colucci è stata voluta esclusivamente dal Sindaco e, se proprio, da soli 3 dei 24 candidati della nostra lista.
Stia dunque tranquillo il coordinatore di se stesso, perchè l’unica cosa che realmente pretende Avezzano Rinasce è la condivisione delle scelte visto che, come è noto, siamo stati fin dall’inizio i più corretti e leali con l’amministrazione, rispettosi della funzione che è stata accordata da tanti cittadini che hanno creduto da subito all’iniziale progetto di rinnovamento, ma che ora ci vedono emarginati, estromessi rispetto al processo decisionale che è alla base del Governo della città.
Non condividiamo le scelte fatte dal Sindaco nel post sentenza, questo è noto, la nuova Giunta non ci rappresenta e se ci si chiede responsabilità rispetto all’azione governativa va chiarito che noi la avremo, come abbiamo sempre fatto fino ad ora, ma pretendiamo che venga subito ripristinata una rappresentanza in esecutivo del nostro gruppo consiliare, riequilibrando la Giunta rispetto alla componente civica che rappresentiamo, ad oggi totalmente esclusa.
Ci teniamo a chiarire però che la nostra richiesta di rappresentanza, a differenza di quella di altri gruppi ambigui, non è volta all’esclusivo all’ottenimento di una poltrona, non ci appartiene questo modo di fare considerato che noi siamo quelli che piuttosto rinunciano alle poltrone – il riferimento va al nostro coordinatore Alessandro Barbonetti, tra i principali fautori della coalizione civica “Insieme con Gabriele De Angelis” che è stato l’unico a dimettersi dalla sua posizione di collaboratore politico, manifestando coerenza rispetto alle scelte del Sindaco che hanno totalmente escluso la componente civica dalla nuova Giunta.
Chiediamo piuttosto di essere rappresentati per continuare a garantire il ragionamento avviato fin dall’inizio, abbiamo a cuore quei temi amministrativi che sono alla base del programma di mandato che abbiamo sottoscritto col sindaco 8 mesi fa e che potrebbero essere stravolti dalla nuova Giunta, sbilanciata politicamente e poco rappresentativa dell’asse civica.
Tra l’altro non siamo soli nelle nostre rivendicazioni, come si vuol far credere, ma piuttosto esiste una reale condivisione progettuale con altri esponenti civici del Consiglio Comunale che con noi condividono lo stato di malessere e di imbarazzo generale rispetto alla situazione venutasi a creare.
A differenza dunque degli ipocriti ci tirano in ballo ma che stanno facendo la guerra solo per una poltrona, noi ci sentiamo responsabili rispetto alla Città che ci ha scelti nettamente in sede di ballottaggio, premiando un’idea che noi civici abbiamo costruito e che prescindeva dalle vecchie logiche di partito, vogliamo tornare a pensare ai numerosi problemi di una Città che ha bisogno di persone che si dedichino esclusivamente ad Avezzano, il progetto civico è nato per questo, solo per Avezzano, non per ragionare sui livelli politici superiori – il riferimento alle imminenti regionali è chiaro, considerato che nell’Ente, da un po’ di tempo, non si parla di altro.
Siamo noi insomma a chiedere responsabilità al Sindaco, alla sua nuova Giunta e alla Presidente del Consiglio, il gruppo Avezzano Rinasce è pronto a tornare a lavorare per il bene della Città, come ha fatto incessantemente nei primi otto mesi di mandato, ma deve essere coinvolto nel processo decisionale, nel rispetto soprattutto del volere dei tanti cittadini che il 25 giugno scorso ci hanno affidato un mandato amministrativo chiaro e inequivocabile.
I Consiglieri
Donato Aratari e Antonietta Dominici