Una decisione drastica quella del sindaco Sandro Chiocchio che sta sollevando un vespaio di polemiche: vietato sfamare i gatti randagi. L’obiettivo è quello di fermare il proliferare del randagismo e, di conseguenza, il cattivo odore dovuto ai bisogni fisiologici delle bestiole che sembra stiano “dando luogo a seri problemi di carattere igienico-sanitario“.
Nonostante il tentativo di dirottare i felini in lettiere apposite, le lamentele dei cittadini che risiedono nel centro storico sembrano aumentare.
E se invece di far morire di fame i gatti si pensasse ad una politica di controllo delle nascite per limitare il randagismo? Sottolineiamo che una delle ragioni che favorisce il randagismo di gatti e dei cani in particolar modo, è proprio l’abbandono da parte dell’uomo, causa in primis di un problema dilagante che sembra peggiorare di anno in anno in tutta Italia. Spesso, i cuccioli di cani e gatti vengono regalati senza criterio e scelleratamente abbandonati all’inizio della stagione estiva, quando hanno raggiunto la maturità sessuale e sono quindi pronti a riprodursi.
Quando il cittadino non è educato al senso comune civico e non è in grado di trovare soluzioni che non siano anti-etiche, forse dovrebbe essere guidato da chi amministra un territorio.
Sterilizzare i gatti e magari circoscriverli in una località predisposta, sarebbe una dimostrazione di grande civiltà da parte del primo cittadino del paese famoso per la festa di San Domenico la cui immagine, tra l’altro, potrebbe essere danneggiata irreversibilmente dall’ordinanza. Inoltre la sterilizzazione proteggerebbe animali e uomo da infezioni e patologie.
Ci auspichiamo che il Sindaco riveda l’ordinanza ed applichi una soluzione nobile che favorisca una corretta convivenza tra uomini ed animali.