Nella moda c’è un concetto che torna ripetutamente, in modo ciclico, portando con sé curiosità; vintage è ormai una parola di uso comune, da qualche anno a questa parte, usata in tanti ambiti e declinata in vari campi. Con questo termine si va ad indicare la passione per far tornare in auge un qualcosa del passato: che sia legato alla moda, come nel caso che andremo a vedere, o ad altri settori, il discorso non cambia.
La passione pe quello che è ancorato al passato, per ciò che un tempo ha avuto successo e che a distanza di anni, se non decenni, torna ad essere un trend. Come si diceva è soprattutto nel campo della moda che la parola vintage ha assunto un valore: il vintage piace, a donne ed uomini, non ultimi agli stilisti che vanno a ricercare nel passato elementi da riproporre.
Gli anni ‘40
In principio furono gli anni ’60 e ’70, quelli della libertà, della musica, dei grandi concerti, delle conquiste sociali: è a loro che si guarda sempre con grande ammirazione e non a caso il primo tentativo di ripercorrere i trend a distanza di decenni è legato proprio a quegli anni.
Anche di recente si è assistito alla riproposizione, che avviene ciclicamente, di capi d’abbigliamento legati a quel periodo; ma visto che c’è sempre necessità di nuovi spunti, si è andati oltre arrivando a pescare anche prima nel tempo. Gli anni ’50 ad esempio, con le pin up, ed ancora, più recentemente, gli anni ’40.
Se si analizza il mondo della moda su Newsmag24 si troveranno riferimenti a quel periodo storico. Cosa si intende con moda anni ’40 e quali erano le caratteristiche di base? Un periodo particolare in quanto il decennio inizio con la II Guerra Mondiale già in atto da qualche mese. Si assistette al razionamento anche dei vestiti, spesso passati dallo Stato, fattore che diede il via al riciclo creativo, guarda caso altro concetto oggi tornato prepotentemente in auge.
Ma gli anni ’40 furono anche quelli in cui i pantaloni vennero ‘sdoganati’ per le donne; videro la luce i primi tailleur, rivolti inizialmente ad una elite di donne. Stessa cosa dicasi per gli abiti da sera, che qualche donna facoltosa iniziò a mettere. Sempre legato alla Guerra invece, vi fu la grande rivoluzione del jeans: portata in Europa dalle truppe americane, vincitrici, che si stanziarono nel continente e che li usavano nel tempo libero.