Il Consiglio dei delegati ha approvato, a maggioranza, la contestata convenzione che affida all’ARAP la gestione dei 50 milioni di euro per la realizzazione della rete irrigua dell’intera piana del Fucino mentre, al Consorzio di Bonifica, resta la progettazione definitiva ed esecutiva, la direzione dei lavori ed il coordinamento della sicurezza.
Dopo ben tre sedute e propositi di sostituzione del Presidente da parte di Consiglieri di maggioranza che, evidentemente, non erano soddisfatti dell’operato dello stesso, i tutori politici di alcuni consiglieri hanno rabberciato una maggioranza per far approvare la delibera passata con i voto contrario dei quattro rappresentanti della Confagricoltura (Bonaldi, Angeloni, Sciarretta, Di Pasquale, con l’astensione del Vice Presidente Malizia e del Deputato Mancini e con i voti favorevole del Presidente Di Berardino, e dei consiglieri Ivone, Di Benedetto, D’Elia, Piperni. Assente alla votazione Giovagnorio che comunque aveva espresso parere favorevole.
“Disappunto e rammarico” è stato espresso dal Consigliere Sciarretta a nome del gruppo della Confagricoltura “Disappunto per aver umiliato e mortificato gli Amministratori e la Struttura del Consorzio evidentemente ritenuta incapace di gestire le risorse e portare a termine un’opera attesa dagli agricoltori da oltre 30 anni, rammarico per l’assenza della politica locale che è stata supina e silente alle volontà del Presidente Regionale, che ha affidato all’ARAP oltre 160 milioni di euro di opere pubbliche da realizzarsi in Abruzzo, ma con un diverso trattamento riservato ai Consorzi di Bonifica Sud e Centro che potranno gestire in autonomia e senza alcun tutore le risorse del Patto per l’Abruzzo”.
A convincere i Consiglieri sono stati piccoli e insignificanti ritocchi alla convenzione iniziale, neppure una lettera dell’ARAP del 11 Aprile u.s. che aveva espresso “ di non essere più disponibile a valutare un suo coinvolgimento diretto o di supporto ad altri Enti destinatari delle incombenze connesse alle procedure sottese agli interventi di che trattasi” ha fatto scattare l’orgoglio marsicano per avanzare a D’Alfonso la richiesta di affidare tutta la gestione tecnica e finanziaria del progetto al Consorzio di bonifica. “Confagricoltura L’Aquila ha fatto una battaglia di giustizia e dignità per il nostro territorio e per la nostra struttura consortile che difenderemo fino in fondo per il bene degli agricoltori” afferma Fabrizio Lobene Presidente di Confagricoltura L’Aquila “ non ha alcuna intenzione di rallentare o boicottare l’iter progettuale, anzi sul crono programma del Masterplan, questo intervento si trova in largo anticipo visto che i progetti esecutivi, da aggiornare con semplici ritocchi procedurali alle nuove normative, sono pronti e sono stati prodotti dai tecnici del Consorzio nelle consiliature precedenti”. Continua Lobene “vigileremo attentamente sulle procedure, staremo attenti all’attacco alla diligenza ed eviteremo con tutte le forze che ai Consorziati vengano lasciate in eredità spese e gabelle per effetto di male gestioni e assunzioni clientelari che non siano strettamente indispensabili alla realizzazione dell’opera”.
Confagricoltura invita il Presidente di Berardino per il suo bene e per la sua dignità a convocare periodiche assemblee pubbliche per illustrare l’avanzamento del progetto di un’opera che cambia le prospettive agricole per i prossimi decenni. Gli agricoltori consorziati hanno diritto di conoscere tutti gli aspetti legati all’impianto e, soprattutto, come si intende reperire l’acqua necessaria ad alimentare l’impianto fisso di irrigazione.