Un’intensa perturbazione nord-atlantica irromperà sull’Abruzzo?

Meteo. Probabilmente, l’intenso vortice di bassa pressione che sta interessando il nostro stivale e in particolare modo le regioni del Centro-Sud Italia e di nord-ovest, si allontanerà verso sud-est, consentendo alla nuvolosità associata ai rovesci di pioggia, di tralasciare un po’ di spazio al cielo sereno o a qualche sprazzo di Sole. Tuttavia, resterà ancora un po’ di instabilità in prossimità della dorsale appenninica centro/meridionale, per via dell’ingresso di aria più fresca attraverso tese correnti nord-orientali, decisamente più fredde ad alta quota, in grado di consentire nevicate fino a quote medie/medio-alte, più concentrate lungo il versante orientale della nostra dorsale appenninica (effetto stau).

Tuttavia, si tratterà solo di una breve tregua contrassegnata da temperature più fresche anche per quanto concerne i valori massimi. In effetti, la formazione di un Anticiclone scandinavo, farà sì che un’altra intensa perturbazione proveniente dal Nord Atlantico, carica d’aria fredda in quota di origine polare-marittima, scenderà dalle Isole Britanniche fin verso l’Europa occidentale ed entrerà successivamente sulla Francia e sull’Italia entro le giornate di mercoledì e di giovedì, dando luogo a una vera e propria depressione sul Tirreno meridionale nell’ultimo giorno appena citato. In ambedue le giornate illustrate, a partire dalle regioni tirreniche settentrionali, centrali e centro-meridionali, giungeranno condizioni di spiccato maltempo in estensione a tutto il resto del territorio nazionale, con particolare interessamento delle aree interne appenniniche, ove vi saranno nevicate localmente fino a quote medio-basse. I miti venti di Libeccio e di Maestrale, saranno di nuovo sostenuti. Le raffiche di freddo Maestrale potrebbero consentire qualche episodio di gragnola nel nostro entroterra, senza che esso si trasformi in neve. Orbene, i moti convettivi delle celle temporalesche che verrebbero a nascere sull’area tirrenica in seguito alla convergenza di due masse d’aria di natura differente richiamate dall’area di bassa pressione, potrebbero successivamente consentire tali rovesci nevosi localmente fino a bassa quota, proprio per la loro mole, intenta a trasportare l’aria più fredda verso il basso mediante l’intensità delle precipitazioni e le correnti discensionali che esse accompagnano. Ebbene sì, nel corso dei prossimi giorni, dovremmo affrontare un’ennesima e forte ondata di maltempo, con nevicate a quote molto basse sulle regioni del Nord Italia.

Vi ringrazio per la cortese attenzione.

Riccardo Cicchetti

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