Celano. Con una spranga di ferro si scaglia contro un conoscente e, nella colluttazione, resta ferito da una coltellata. L’episodio è avvenuto ieri verso le 13 in via Scoscesa a Celano, stradina del centro storico nel rione Mura Nuove. Protagonisti Luigi Antidormi, già noto alle forze dell’ordine, e un altro celanese.
Una storia ancora piena di lati oscuri che dovranno essere chiariti. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che Antidormi si sia presentato nella caserma dei carabinieri di Celano con delle ferite da arma da taglio, raccontando di essere stato aggredito e accoltellato mentre stava transitando lungo via Mura Nuove. Dopo la denuncia il 33enne si sarebbe recato al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano dove è stato medicato e dove gli sono stati applicati alcuni punti di sutura al braccio e alla spalla. I medici del pronto soccorso lo hanno giudicato guaribile in 8 giorni.
Il luogotenente Pietro Finanza, comandante della stazione dei carabinieri di Celano insieme ad altri militari in servizio, si è precipitato sul posto dove sono state avviate le indagini. I carabinieri hanno come prima cosa ascoltato l’altro protagonista della vicenda, il quale avrebbe raccontato (il condizionale è d’obbligo in quanto ancora tutto deve essere chiarito), di trovarsi lì per far visita al fratello, che abita proprio in via Scoscesa. L’uomo, nella ricostruzione fatta ai militari, sembrerebbe aver fornito un’altra versione dei fatti, evidenziando come prima cosa di non essere stato lui a dare il via alla lite, ma Antidormi il quale si sarebbe presentato impugnando una spranga di ferro, con la quale lo avrebbe colpito ripetutamente. A quel punto lui si sarebbe difeso dall’aggressione. Sprangate che lo avrebbero indotto a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso del capoluogo marsicano.
Anche l’aggredito ha preannunciato una denuncia nella locale stazione dei carabinieri. Il coltello è stato sequestrato. Due versioni contrastanti, sulle quali ora i militari dell’Arma della stazione di Celano dovranno fare piena luce per verificare come siano andati realmente i fatti e soprattutto per accertare le responsabilità. Bisognerà capire cosa come mai Antidormi si sia recato lì, se dietro vi fossero altre questioni che devono comunque essere chiarite.
Qualcuno avrebbe parlato della restituzione di alcune somme di denaro, ma sono solo ipotesi. Per entrambi potrebbe scattare una denuncia per lesioni gravi e uso improprio di armi (coltello e spranga). La notizia della colluttazione ha fatto subito il giro della città, non solo per la gravità del fatto, ma anche perché Antidormi ha diversi precedenti penali alle spalle e un anno e mezzo fa investì e uccise il giovane Marco Zaurrini, 15 anni di Celano, che stava tornando a casa in sella a un motorino insieme a un suo amico.
Redazione