Meteo. Prosegue la fase meteorologica che indica un mese di Gennaio 2017 molto dinamico dal punto di vista meteorologico, nonostante qualche breve tregua contrassegnata dai venti freddi e asciutti da nord-est. Nel corso della giornata di venerdì, una perturbazione di origine atlantica, aprirà subito dopo le porte a una seconda e intensa irruzione d’aria molto fredda dal Mar Glaciale Artico e successivamente potrebbe arrivare dalle steppe russo-siberiane.
Il sistema perturbato ci raggiungerà tra giovedì e venerdì, dando luogo dapprima a piogge e a nevicate solo in montagna, successivamente farà ingresso una massa d’aria fredda di origine artico-marittima e, nel corso della serata di quest’ultima giornata, nevicherà fino a bassa quota, soprattutto nelle zone interne appenniniche e quindi sul nostro entroterra abruzzese. Successivamente, proprio durante il transito del fronte freddo e perturbato, soffieranno correnti molto fredde provenienti dai quadranti settentrionali, successivamente nord-orientali. Si prepareranno dunque le basi di un peggioramento del tempo di stampo prettamente invernale, consono alla stagione in atto, anche sui settori tirrenici della nostra penisola e sul restante stivale. La nuova ondata di freddo intenso di origine artica/artico-continentale, potrebbe interessarci proprio all’inizio della settimana prossima, in particolare nella giornata di lunedì, quando un lago d’aria gelida sospinto dalla nuova e insistente propensione dell’Anticiclone delle Azzorre nell’insediarsi fin sulle aree settentrionali europee, devierebbe verso il Tirreno (ovest shift), facendo il suo ingresso dalla Valle del Rodano, cosicché sull’area tirrenica nascerà un vortice depressionario abbastanza profondo da poter innescare nevicate fino a quote molto basse sia sulle regioni del Nord Italia che sulle regioni del Centro-Sud, avendo una fondamentale rilevanza questa volta sui settori tirrenici e quindi anche sulla Marsica, ove le correnti artiche risucchiate dall’intensa perturbazione, insieme ad essa potrebbero portare abbondanti nevicate fino a quote davvero basse. Tuttavia, data la distanza di tempo da quest’ultima tendenza, ne torneremo a parlare nei prossimi editoriali.
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
Riccardo Cicchetti