Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’ANCE L’Aquila:
ANCE L’Aquila interviene sulla chiusura della strada statale 260 che si protrae ormai da gennaio scorso provocando notevoli disagi non solo agli automobilisti e residenti, ma alle imprese edili che utilizzano l’importante arteria di collegamento.
La situazione è stata segnalata dal Consigliere di ANCE L’Aquila Giordano Equizi che ha raccolto il malcontento di diverse imprese.
Come riferisce il Consigliere, le imprese che lavorano nei cantieri della ricostruzione dell’Aquila provenienti dall’Alta Valle dell’Aterno, o al contrario quelle che lavorano nell’Alta Valle dell’Aterno provenienti da L’Aquila, e sono molte, sono costrette ogni giorno a fare una variante angusta e inadeguata che allunga di dieci minuti ad ogni passaggio il viaggio di camion, operai, rifornitori di mezzi e materiali.
Una situazione che si protrae dal 18 gennaio, data del sisma, dovuta al rischio di crollo di un edificio che non ha più motivo di esistere. L’edificio infatti è stato messo in sicurezza da un mese e mezzo, ma la strada resta chiusa.
Interrogato, il Comune di Cagnano Amiterno, si è detto in attesa del nulla osta dell’ANAS per i lavori effettuati.
Un atto semplice che ritarda in maniera inspiegabile provocando disagi a chi ogni giorno, più volte al giorno è costretto a usufruire della strada.
L’ennesimo caso di burocrazia farraginosa che incide pesantemente sulla quotidianità di chi vive e lavora in zone già problematiche.
ANCE L’Aquila fa appello ai tecnici ANAS affinché si acceleri l’iter di riapertura della strada.