Due assegni mensili, uno di 279 e l’altro di 512 euro, percepiti per invalidità ed accompagnamento. Ma la beneficiaria sta bene, sale le scale, guida la sua auto e svolge senza problemi le attività quotidiane.
Per questo motivo è scattata un’ordinanza di arresto per S.S., 44enne di Pescina e Fabio Ranalli, medico di base di Sulmona. L’accusa è quella di truffa.
La donna, insieme al suo medico, ha raggirato le commissioni di Inps ed Asl, riuscendo ad ottenere somme che non le spettavano. Tutto è iniziato nel 2014, quando S.S. è stata colpita da un ictus. Da qui, insieme al suo medico, ha pensato bene di fingere di non poter più camminare, parlare e di avere un braccio paralizzato. Ad accompagnarla alle visite presso gli ispettori era proprio Ranalli, che la prelevava a casa, la spingeva con la carrozzina e recitava la sua parte.
Gli ispettori si sono fatti convincere, ma poi qualcuno non ci ha visto chiaro e così sono scattati i pedinamenti da parte dei carabinieri che hanno rilevato come la donna fosse in grado di svolgere ogni attività, di parlare ed addirittura di guidare la sua auto.
Dalle indagini dei carabinieri, sono emerse le seguenti parole che il medico ripeteva alla donna: “… dobbiamo scendere in campo forti… tu devi stare male e io altrettanto insieme a te devo dire che stai proprio male…”
Il Gip del Tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, ha accolto le richieste cautelari avanzate dal pubblico Ministero della Procura della Repubblica, Maurizio Maria Cerrato, ed ha emesso, sia per la donna che per il medico di base, la misura degli arresti domiciliari, eseguita solamente a carico del medico in quanto la donna dirulta essere momentaneamente all’estero.