Si svolgerà domani, domenica 21 gennaio, l’ottava edizione della tradizionale celebrazione del Sant’Antonio promossa dall’Associazione Fontevecchia, la rappresentazione dell’eterna lotta del santo che, contrastando le tentazioni, vince il diavolo, accompagnato dai canti tradizionali abruzzesi. La manifestazione si snoderà attraverso le tappe della tradizione, ovvero con l’esposizione delle coperte abruzzesi, l’allestimento dell’altare dedicato al Santo e la tradizionale benedizione del fuoco, dei pani e degli animali, cani, gatti, e maialini portati dai presenti per l’appuntamento annuale. Protagonista dell’iniziativa sarà la Compagnia di Sant’Antonio.
“Rivive una manifestazione che fa parte delle nostre radici e della nostra memoria, e che finalmente, grazie all’impegno profuso negli ultimi anni, anche attraverso un’intensa attività di divulgazione condotta nelle scuole, si sta recuperando – ha spiegato il presidente dell’Associazione Fontevecchia Luciano Troiano –. Il nostro obiettivo è la gelosa conservazione e custodia di quelle tradizioni e di quelle feste calendariali che nel secolo scorso hanno scandito la vita dei nostri nonni”. Intenso il programma delle attività previste per domani: ad aprire le celebrazioni, a partire dalle 17, sarà l’esposizione delle tipiche coperte di lana abruzzesi, bianche e marroni o color amaranto, le ‘tarantine’ poiché prodotte a Taranta Peligna, assieme all’allestimento dell’altare devozionale dedicato a Sant’Antonio dove l’immagine del Santo sarà circondata dalle arance, raccolte dall’albero appositamente piantato nel borgo, e dai ceri. Quindi si svolgerà la benedizione dell’altare popolare, da cui prenderà parte la processione delle donne e degli uomini del borgo con i canestri di pani e le arance, pani che verranno poi distribuiti ai presenti e che, come vuole la tradizione, vanno consumati proprio nella giornata del Sant’Antonio. Subito dopo si terrà la benedizione del fuoco, il primo dei quattro delle feste calendariali, preparato dai volontari dell’Associazione con rami, sterpi, rovi, frasche e canne secche, tutto materiale proveniente dagli orti e dai campi che formeranno una vera e propria piramide rivestita di rami di lauro. “La tradizione vuole – ha ripreso il Presidente Troiano – che tra le fiamme del fuoco i nostri nonni ritrovassero le immagini che, in qualche modo, davano una previsione di come sarebbero andate le stagioni successive in termini di fortuna o meno nei raccolti e, anche quest’anno ognuno potrà scrutare tra i lembi di fuoco”. E dopo la classica benedizione degli animali partirà l’evento de ‘Le Tentazioni di Sant’Antonio’ curata dalla Compagnia di Sant’Antonio, accompagnato dai canti delle Associazioni, guidate da lu’ddu’ bbotte’ e dai “vurra vurra” della compagnia. Una pantomima, messa in scena da circa una ventina di figuranti e quest’anno accompagnata anche da una delegazione di Zampognari, che ripercorre la lotta di Sant’Antonio contro i diavoli che, tra tentazioni e angherie, usciranno comunque sconfitti dal Santo e dall’Arcangelo Michele: una rappresentazione che, ogni anno, richiama tantissime persone che riscoprono una parte della nostra storia. A chiudere la serata ci sarà la distribuzione de Lu’cumplimend’, ossia vino rosso caldo con spezie e li cillitt’, dolce tipico a forma di uccellino preparato con ripieno di marmellata d’uva. “L’evento sarà ovviamente a partecipazione gratuita e l’invito rivolto a tutti – ha aggiunto il Presidente Troiano – è di portare i propri animali d’affezione per la benedizione del Santo”.