Associazione ‘Pescara – Mi piace’ conferenza stampa Giunta Alessandrini su sversamenti e depurazione

“Il dado è tratto: Pescara è già condannata a doversi preparare alla terza stagione estiva consecutiva con i divieti di balneazione sulla costa. Non è stata programmata alcuna opera di contenimento degli sversamenti nel fiume e nel mare di liquami a ogni minima pioggia, non è stato previsto alcun intervento per fronteggiare l’emergenza e anche le opere in corso, a partire dal potenziamento del depuratore di via Raiale per 8milioni di euro, che comunque non sarà completato prima di un anno, saranno inutili sul fronte degli sversamenti. Lo hanno detto oggi il sindaco Alessandrini e il vicesindaco Del Vecchio che hanno tranquillamente dichiarato la resa, come se ciò bastasse a esonerarli dalle proprie responsabilità di pubblici amministratori. Ovviamente non possiamo accettarlo e a questo punto ci rivolgeremo direttamente al Prefetto Provolo affinchè metta in atto qualunque azione utile di Governo per tutelare la città”. Lo hanno detto l’avvocato Berardino Fiorilli e Armando Foschi, esponenti dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ commentando la conferenza stampa odierna del sindaco Alessandrini e del vicesindaco Del Vecchio in merito a sversamenti e depurazione.
“In realtà – hanno osservato l’avvocato Fiorilli e Foschi – più che un momento di chiarimento la conferenza stampa odierna è sembrata un tentativo, mal riuscito, di mettere le mani avanti da parte dell’esecutivo, ovvero, ‘anche nell’estate 2017 il nostro mare sarà non balneabile, e ve lo diciamo subito così non polemizzate dopo’. E una simile dichiarazione è semplicemente inaccettabile: il sindaco Alessandrini governa Pescara dal giugno 2014; dall’aprile 2015, dopo la rottura dell’ormai famosa condotta di via Raiale, la città è piombata in un’emergenza inquinamento del mare che non ha mai avuto precedenti nella nostra storia amministrativa, e in tal senso le chiacchiere del vicesindaco stanno a zero, e in due anni e mezzo il sindaco Alessandrini non è stato capace di adottare una sola azione strutturale capace di fermare quello che è ormai un vero dramma? In due anni e mezzo non è stato capace di pensare una sola soluzione utile a contenere i fenomeni di sversamento nel mare dei liquami in eccesso rispetto alla capacità di accoglimento del depuratore di via Raiale. Non solo: dopo due anni e mezzo ci viene a dire che la Regione Abruzzo sta per spendere 38milioni e mezzo di euro per opere di presunto potenziamento del depuratore, in due distinti interventi, ma che pure quelle opere saranno pressocchè inutili. Tradotto: l’estate 2017 Pescara la trascorrerà con i divieti di balneazione, e il sindaco Alessandrini, che ha il dovere istituzionale di risolvere il problema, si limita ad annunciare e constatare, più che soddisfatto, la situazione, forse felice di essere il primo a dare lo scoop ai giornalisti e pretendendo pure di continuare a rivestire la propria carica. Dunque niente bagni e tuffi, a meno che la Regione Abruzzo, ossia il Governatore D’Alfonso, non si inventi qualche machiavellico stratagemma amministrativo per tentare di silenziare gli sversamenti in mare, e su questo il vicesindaco Del Vecchio ha preferito mantenere il segreto. Ovviamente riteniamo inaccettabili tali dichiarazioni – hanno aggiunto l’avvocato Fiorilli e Foschi -. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ continuerà a monitorare quanto accade nel nostro mare e nel fiume, pur consapevoli del fastidio che ciò genera nel vicesindaco Del Vecchio, ma ce ne faremo una ragione. Nel frattempo investiremo della problematica anche il Prefetto Provolo, affinchè intervenga un’Autorità di Governo per determinare azioni tese a fermare l’emergenza e a garantire la tutela del territorio”.

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