Quando le condizioni economiche non solo personali, ma di tutto un Paese sono abbastanza disastrose, il pensiero fisso di chi ha un’attività o una famiglia da mantenere è come fare soldi legalmente in modo veloce. Una necessità primaria per andare avanti, ma in un momento in cui i posti di lavoro scarseggiano e perfino quelli esistenti vengono soppressi, si può ben comprendere che avere anche il minimo indispensabile sia davvero difficile. Non si parla quindi di fare soldi per arricchirsi, ma proprio per tirare avanti.
Il trend sembra positivo in Abruzzo
Eppure il trend dell’Abruzzo, secondo i dati elaborati dall’Istat, sarebbe positivo. Sembra, infatti, che siano state recuperate ben 26 mila occasioni d’impiego. Attenzione però, questo è quanto detto dal coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale. Sono dati corretti, ma vanno presi per quello che sono realmente: occasioni di lavoro, non posti di lavoro effettivi, occasioni offerte, c’è poi da stabilire se queste occasioni siano state colte o meno. Tuttavia, il dato è comunque positivo e segna una decisa crescita se non proprio dell’occupazione, almeno della sua intenzione.
Aumentano gli occupati in Abruzzo
In ogni caso gli occupati in Abruzzo sono aumentati. Ritornando ai dati Istat, infatti, si scopre che i posti di lavoro sono aumentati nel 2016 dell’1,4% rispetto all’anno precedente, mentre la media del resto d’Italia si è fermata a un +1,3%. In Abruzzo quindi si è passati ad avere ben 6 mila posti di lavoro in più, passando quindi dai 479 mila occupati registrati nel 2015 ai 485 mila registrati al 31 dicembre del 2016, e il trend sembra essere in positivo anche in questo trimestre del 2017. Non solo sono aumentati i posti di lavoro, quello che è particolarmente interessante è il fatto che sia diminuita la disoccupazione che passa quindi dal 12,6% al 12,1%. Certo, si tratta di un piccolo passo, ma che vale la pena di attestare e che infonde speranza a chi, ancora, il lavoro lo sta cercando.
Una regione in ginocchio
L’Abruzzo, come è ben noto, si è trovato al centro di spiacevoli eventi legati alle condizioni meteorologiche e al terremoto. In queste circostanze molte aziende si sono viste precipitare nel baratro da un giorno all’altro, aziende anche fiorenti, o che stavano iniziando a decollare, e che nel giro di una notte si sono ritrovate letteralmente in ginocchio. Gli aiuti ci sono stati, almeno in parte, ma non sono stati evidentemente sufficienti a risollevare le sorti di chi aveva perso le fatiche di una vita intera. E non è tutto, perché ora sarà la volta di chi ha hotel e strutture ricettive in generale sulla costa e che non potrà metterle in attività poiché ospitano ancora i terremotati. Insomma, la situazione è in generale positiva, sì, ma che non può esulare da quella che è anche una realtà ancora attuale.
Sperare fa bene
Naturalmente affrontare le cose in modo propositivo è meglio che disperarsi e lasciarsi andare, e questo nuovo trend riferito all’occupazione fa davvero ben sperare. La crisi non è ancora superata, questo lo si sa, ma siamo a buon punto.