Proclamati domenica pomeriggio i vincitori a Piazza della Repubblica.
Addesi (Addesi Cycling associazione organizzatrice): «Il bilancio? Siamo soddisfatti, percorso perfetto dal punto di vista tecnico».
Una Avezzano azzurra, ma non solo per il cielo che ha riservato giusto qualche goccia di pioggia nel week end.
È stata una Avezzano azzurra nelle strade del centro-città, che sono diventate piste di competizioni all’ultimo chilometro e secondo spaccato, sotto le ruote delle bici, delle handbike e dei tricicli dei 150 atleti paralimpici partecipanti, provenienti da tutta Italia.
Secondo giorno di sfide per le 21 categorie in gara, tra maschili e femminili: sabato si è premiato il miglior tempo, ieri la miglior prestazione nel gruppo, con primo secondo e terzo classificato.
Tra i neo laureati Campioni italiani, c’è stato anche un abruzzese: il 27enne Domenico Fantini, lancianese di nascita, rimasto invalido dopo un incidente in moto, avvenuto nel 2014.
«La città, a mio avviso, ha reagito bene, l’organizzazione è stata all’altezza e le società ci hanno fatto i complimenti».
A dirlo è Pierpaolo Addesi, collaboratore tecnico della Nazionale di Paraciclismo e organizzatore della due giorni azzurra sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e del Comitato italiano paralimpico.
«Il percorso – continua – è stato sicuro e perfetto, come avevo previsto.
C’è stata solo una caduta, ma non dovuta al circuito, bensì dettata dall’inesperienza.
Io ho sentito tanto l’empatia di questa città, a dire il vero: i nuovi campioni italiani hanno ringraziato per l’accoglienza, soprattutto quella fatta di sorrisi e di incitamenti vissuta negli Hotel e nei B&B del territorio.
La promessa è che tra due anni si possa portare ad Avezzano una gara a carattere internazionale di Paraciclismo, perché il percorso studiato promette bene: sicuramente se ne può parlare con la Federazione e, se così sarà, tutto il mondo verrà ad Avezzano».
«Per noi è stata una prima assoluta, tutto è migliorabile, ma l’esempio di questi super atleti ci ha ampiamente dimostrato che si possono superare ostacoli ben più complessi a confronto di qualche disagio: Avezzano è una città che vuole vestirsi di tricolore un po’ più spesso, grazie anche alla fiducia che le viene accordata dalle Federazioni – spiega a conclusione delle gare l’assessore allo Sport, Pierluigi Di Stefano, che, assieme a tutta l’amministrazione, ha creduto fin da subito nell’iniziativa – .
Ringrazio il Gal, Federciclismo e tutti i dipendenti comunali che si sono spesi senza riserve per l’iniziativa».
Alberghi al completo da venerdì in tutta la Marsica, ristoranti presi d’assalto, bar pieni di atleti con le loro famiglie per la colazione o la merenda: è stata una boccata d’ossigeno, ma anche una boccata di vita.
«Una manifestazione che, comunque, ha significato molto di più. – dice la presidente del Gal Marsica, Lucilla Lilli, ente finanziatore – .
A livello sociale e turistico, abbiamo promosso in avanti il primo passo, con i Campionati italiani Paralimpici, per la visione di un territorio marsicano che sia più accessibile e il più ‘senza barriere’ possibile.
Grazie alle esperienze di questi atleti abbiamo fatto un tuffo nella modestia.
Crediamo in un percorso virtuoso che parte da oggi, da una premiazione dei vincitori che è stata partecipata anche dal pubblico, nonostante la pioggia».
Un pubblico, difatti, quello che ha seguito le gare, che non si è voluto staccare nemmeno un momento dalle avventure su strada degli atleti paralimpici, entrati nel cuore della città.
È stata la prima volta che Avezzano ha ospitato un evento di questa portata, grazie al sostegno del Gal Marsica.
Due giorni vissuti intensamente, in cui le lacrime della fatica hanno lasciato il posto alle lacrime della gioia. E chissà se un giorno non troppo lontano possa tornare anche la famosa ‘Giornata del ciclismo’ in città.