È stato sottoscritto oggi, mercoledì 19 ottobre, rigorosamente nei termini stabiliti ed imposti dalla Regione, il collaudo dei lavori per la tombatura della discarica di Santa Lucia. Con la firma, si è concluso ufficialmente il lungo iter per la copertura definitiva e la messa in sicurezza dell’area – di proprietà del Comune di Avezzano e attualmente gestita dall’Aciam SpA – utilizzata per circa quarant’anni per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e chiusa nel dicembre 2009, dopo la proroga concessa a seguito del terremoto che colpì L’Aquila.
Una risoluzione a lungo invocata dalla popolazione e fortemente perseguita dall’Amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, che sigla la fine dell’annoso problema. I costi dei lavori, appaltati con bando pubblico per circa un milione di euro, sono stati a carico del Comune di Avezzano e dell’Aciam SpA, rispettivamente nelle percentuali del 70% e del 30%; la spesa autorizzata per i lavori, nel dettaglio, comprensiva della quota per il per progetto ed oneri fiscali, è stata pari a circa 980.000,00 euro.
L’intervento, di grande rilievo per il territorio, in particolare sotto il profilo cruciale della sicurezza ambientale, ha incluso l’utilizzo di materiali speciali e ampi strati di terreno per isolare le stratificazioni di rifiuti, createsi in decenni, così da scongiurare potenziali infiltrazioni negli strati più profondi del terreno. L’operazione virtuosa è stata attentamente pianificata e seguita dall’Amministrazione: sono stati ben cinque i sopralluoghi effettuati direttamente dall’assessore Roberto Verdecchia con i tecnici incaricati del settore ambiente, unitamente al direttore dei lavori, l’ingegner Enrico Di Cristofaro ed ai funzionari dell’impresa esecutrice, DECO S.p.A., ai fini di verificare l’esecuzione dell’opera e la riduzione del percolato.
“La tombatura della discarica di Santa Lucia è un obiettivo prezioso che abbiamo cercato e voluto fortemente”, sottolinea Verdecchia, “ Il Comune ha dovuto sostenere costi notevoli in passato per il trattamento del percolato ma, soprattutto, ci siamo trovati alle prese con il rischio del forte impatto sull’ambiente, per le immissioni di infiltrazioni nelle falde acquifere. Questa risoluzione dunque ci rende orgogliosi perché è un successo per l’intero territorio, per la sua preservazione e per la salute dei nostri cittadini”.
“Un ringraziamento va rivolto all’ufficio ambiente nelle persone del dirigente, l’architetto Massimo De Sanctis, del funzionario, l’ingegner Di Fabio e del collaboratore Pacchiarotta, nonché al dirigente della struttura speciale, l’architetto Sergio Pepe che, con il suo tempestivo e certosino collaudo, ha permesso il rispetto dei termini e la garanzia di un’opera che in Abruzzo ben può rappresentare un esempio virtuoso”.