AVEZZANO. QUATTRO BORSE DI STUDIO NEL NOME DELL’AMICO “FRABBY”

  I premi consegnati a palazzo di città ai maturandi del suo Scientifico

   Quattro borse di studio – e mazzi di fiori- nel nome di “Frabby”: le hanno consegnate gli amici del giovane ingegnere dell’Eni -travolto da una valanga a Valle Majelama insieme ai compagni di avventura nel mese di gennaio- ai quattro migliori maturandi del suo liceo Scientifico, Marco Travaglini, Davide Proietti, Ilaria Cofini ed Elena Palluzzi, accompagnati dalla vice preside, Claudia Di Biase, in una sentita cerimonia a Palazzo di città.

    Qui, in un’atmosfera carica di pathos, dov’erano presenti anche mamma Maddalena e papà Mauro Frabotta, visibilmente scossi, l’assessore all’istruzione Patrizia Gallese, la vice preside dello scientifico, i componenti dell’associazione fondata per onorare Frabby, hanno ricordato la bontà d’animo di Gian Mauro, il suo smisurato amore per la famiglia, la vita, la montagna, gli amici.

     “Nelle vostre mani”, ha affermato l’assessore rivolta ai maturandi, dopo aver portato i saluti del sindaco, Gianni Di Pangrazio, assente per altri impegni, “è stato affidato simbolicamente un messaggio legato a Gian Mauro che ci ha lasciato un grande esempio sui veri valori della vita: la sua forza, la sua passione, gli interessi che lo hanno fanno crescere, l’impegno con cui ha superato gli ostacoli e il suo credere nei sogni sia motivo di esempio e spinta per tutti i giovani. Queste borse di studio certificano il legame forte della comunità con i 4 angeli del Velino, ma anche per i genitori e i familiari affinché possano andare avanti nel loro ricordo”.

   La figura del compagno d’infanzia è stata ricordata pure dagli amici. “Abbiamo creato l’associazione per aiutare i ragazzi e le ragazze a realizzare i loro sogni nel nome del nostro amico Gian Mauro”, ha affermato il presidente, Matteo Buttari, che ha consegnato borse di studio (250 euro), “e per noi stessi affinché “Frabby”, che ci ha permesso di conoscere il vero significato dell’amicizia, resti sempre tra noi”. Sulla stessa lunghezza d’onda i ricordi di Daniele Tersone, Enrico Micheli e Luigi Maria Liberati, determinati a mantenere in vita l’amico d’infanzia attraverso le borse di studio e altre manifestazioni.

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