L’area umida di Papacqua va tutelata e valorizzata.
In questi primi giorni di primavera meteorologica, alcuni volontari del WWF Abruzzo Montano hanno soccorso e messo in salvo alcuni individui maschi di tritone crestato italiano (Triturus carnifex), che dopo aver svernato in un pozzo asciutto presente nel giardino di un’abitazione in località Papacqua di Avezzano, non riuscivano più ad uscirne per la particolare conformazione delle pareti, lisce e verticali. Dopo essere stati prelevati (le manipolazioni degli anfibi vanno fatte il meno possibile e solo con le mani bagnate, per evitare di asportare il sottile strato di muco che protegge la loro delicatissima pelle), sono stati subito liberati in un sito idoneo nelle immediate vicinanze.
Il tritone crestato italiano, anfibio urodelo (caudato) appartenente alla famiglia delle Salamandre, è una specie di interesse conservazionistico che negli ultimi decenni ha subito ovunque una diminuzione nella popolazione, minacciata dalla rarefazione e dalle continue modifiche degli ambienti acquatici che utilizza per la riproduzione. Lungo al massimo 18 cm, è caratterizzato dal dorso scuro e dal ventre giallo-arancio con macchie nere. I maschi, durante il periodo riproduttivo, sviluppano una cresta dorsale, da cui deriva il loro nome.
La presenza dei tritoni, un tempo abbondanti in tutto il bacino del Fucino, è ormai molto localizzata ma per fortuna l’area umida di Papacqua – prezioso e sottovalutato scrigno di biodiversità della città di Avezzano – nonostante tutte le aggressioni subite, continua a garantire la sopravvivenza di questi meravigliosi animali.