Norme ad hoc per le acque nel Lago di Scanno. Dopo circa 110 anni il consigliere regionale, Lorenzo Berardinetti, ha proposto al consiglio una legge per recepire e fare proprio un Regio decreto del 1910 con il quale veniva riconosciuta una particolare situazione giuridica. Grazie all’ok del consiglio regionale i Comuni di Scanno e Villalago d’ora in poi avranno una propria autonomia regolamentare in materia delle acque. “La situazione di queste comunità della Valle Peligna è diversa da quella del resto d’Abruzzo”.
Ha spiegato Berardinetti, “lo avevano riconosciuto già nel 1910 tanto che nella Gazzetta ufficiale dell’epoca venne pubblicato un atto grazie al quale si distinguevano le acque del Lago di Scanno da quelle di tutto il resto del territorio. Con una sentenza del tribunale di Sulmona, emessa in sede di causa civile fra i Comuni di Scanno e Villalago da una parte, e il Ministero dei Lavori Pubblici e delle Finanze dall’altra, il lago di Scanno fu dichiarato bene di uso pubblico dei due enti comunali. Per questo nel 1910 venne radiato dall’elenco delle acque pubbliche. La Regione Abruzzo, però, non si era mai espressa in materia. Con questo emendamento”, ha concluso Berardinetti, “ho voluto rispondere alle esigenze delle comunità locali dei Comuni di Scanno e Villalago introducendo una norma regionale che, ribadendo la sua specifica situazione giuridica, consegna agli amministratori locali e di conseguenza ai cittadini autonomia regolamentare”.