Come tutti sappiamo, e non è una novità, il mondo, la società ha un ritmo assurdo, per alcuni versi soffocante, tanto da partorire emblemi virtuali che sembrano reali. Il mondo virtuale ha le sue identità, le sue piazze, i suoi mercati e da un po di anni la sua moneta: il Bitcoin. Il Bitcoin è una moneta virtuale utilizzata principalmente online e senza l’intermediazione di banche o istituti centrali. Per utilizzare la “moneta” Bitcoin bisogna scaricare sul proprio computer, smartphone o tablet un’app ( Multibit o Bitcoin Vallet ) che permette di creare un portafoglio virtuale.
Ogni portafoglio è dotato di chiavi crittografiche, ossia codici segreti, che renderanno ogni transazione anonima, ma al tempo stesso indelebile nella memoria della rete Bitcoin.
Nessuno saprà cosa comprate ma, una volta spesi, i vostri soldi spariranno dal vostro portafoglio. I Bitcoin si possono acquistare su siti appositi, cambiando la vostra valuta in moneta digitale, o si possono guadagnare in cambio di merce o servizi online.
Attualmente il Bitcoin ha raggiunto il valore record di 1000 dollari. In rete con i Bitcoin si possono comprare videogames, libri e ogni tipo di regalo. Ormai anche parecchi negozi con una sede fisica accettano la moneta digitale.
In America i Bitcoin si usano per pagare dalle lezioni di chitarra, al dentista, agli alberghi, mentre in Italia si possono utilizzare in alcuni B&B e agriturismi. Se il software Bitcoin è opensource, ossia modificabile da chiunque, l’origine del sistema si nasconde dietro lo pseudonimo Satoshi Nakamoto. E, come nei migliori misteri, la sua figura è in bilico tra il benefattore e il pirata.Nel frattempo questa storia crea nuove storie: un’intera puntata della serie TV Americana «The Good Wife» è stata dedicata all’enigmatico Nakamoto e ai Bitcoin. Il concetto Bitcoin, a mio parere, mi sembra uno straordinario enigma alla Houdini, molta scena che del reale fa verità, ma in fondo è solo una grande illusione.
(a cura di Cicchetti Ivan)