Bracco: “Emergenza biossido di azoto nel Chietino”

(ACRA) – “E’ un mosaico dalle tessere assai variegate quello dipinto dallo studio riguardante la qualità della vita e pubblicato lunedì scorso dal quotidiano ItaliaOggi. Un mosaico, targato 2017, che concerne le molteplici sfaccettature che attengono alle 110 Province della nostra Italia. Uno studio elaborato grazie a dati ufficiali diramati da autorevoli istituti e istituzioni nazionali che vanno dall’Istat a Legambiente, dalla Banca d’Italia al Ministero della Salute. Una sorta di mappatura dello Stivale dalla quale purtroppo emerge che i 104 Comuni che costituiscono il Chietino, a pari merito con il Crotonese, lo Spezzino e la provincia di Vibo Valentia, sono quelli che a livello nazionale registrano la concentrazione maggiore di biossido di azoto, famigerato gas che nasce dalla combustione di azoto e ossigeno e attore protagonista dell’insorgenza di tumori polmonari, ischemie, infarti e patologie cardiocircolatorie”. E’ questo parte del contenuto del comunicato stampa reso noto dal Consigliere Leandro Bracco che riguarda lo studio sulla qualità della vita in Italia nel 2017 pubblicato pochissimi giorni fa dal giornale ItaliaOggi. “Le quattro province abruzzesi – spiega l’esponente di Sinistra Italiana – hanno ottenuto sia risultati di cui andare orgogliosi sia esiti che lasciano interdetti e provocano preoccupazioni non irrilevanti”. “Innanzitutto – evidenzia Bracco – nella classifica nazionale in cui la medaglia d’oro va alla provincia di Bolzano e l’ultimo posto a quella di Trapani spicca, fra le quattro province d’Abruzzo, quella di Teramo che si piazza in 53ª posizione guadagnando 25 ‘gradini’ rispetto al 2016; al 68° posto L’Aquila (+17), al 69° Chieti (-9) e al 90° Pescara (+9)”.

LEANDRO BRACCO

 

 

“Sul fronte degli affari e del lavoro, da segnalare i 47 Comuni del Teramano (al 58° posto (+6)) e la 60ª posizione del Chietino (+9). Nell’Aquilano scende il tasso di disoccupazione con i 108 Comuni che formano la sua provincia che guadagnano 13 posizioni (da 76ª a 63ª). A livello di qualità ambientale ecco la classifica delle abruzzesi: 19ª Teramo, 91ª Pescara, 95ª L’Aquila, 105ª Chieti. Riguardo la criminalità, la provincia abruzzese meno pericolosa è quella di Chieti (25ª); al 31° posto L’Aquila che però perde, nella sottocategoria concernente i reati contro la persona, ben 27 posizioni passando dal 21° al 48° posto. 48° è invece il Teramano. Nei 46 Comuni che costituiscono il Pescarese è invece quasi buio pesto. La provincia di Pescara si trova infatti in 92ª posizione”. “Nei reati contro il patrimonio – specifica Bracco – da segnalare Chieti che migliora la propria performance del 2016 passando dal 58° al 41° posto e il Teramano che dalla piazza 78ª di un anno fa si posiziona oggi al 60° posto. Omicidi colposi e preterintenzionali in netto decremento sia nella provincia dell’Aquila (da 63ª a 5ª) che in quella di Pescara (da 59ª a 34ª). Nel Chietino e nel Teramano, invece, questi atti delittuosi sono in ascesa (da 60° a 70° nel primo caso e da 54° a 78° nel secondo)”. “Un crollo verticale registrano i tentati omicidi nel Chietino (dal 64° all’11° posto) e nel Teramano (dalla 56ª posizione del 2016 alla 24ª di quest’anno). Discorso purtroppo opposto per il Pescarese (da 74° a 85°) ma soprattutto per l’Aquilano (da 72° a 94°). Sempre in provincia dell’Aquila, ascesa netta per le lesioni dolose e le percosse (da 50ª a 81ª) e le violenze sessuali (da 6ª a 31ª). Violenze sessuali che però invece nel Teramano sono diminuite drasticamente (da 78° a 30°)”. “Riguardo i reati connessi allo sfruttamento della prostituzione – prosegue Bracco – numeri ottimi arrivano dalla provincia di Teramo (da 72ª a 22ª), da quella di Pescara (da 105ª a 31ª) e dall’Aquilano (da 73° a 33°). Le estorsioni sono in netta caduta nel Teramano (dall’81° posto al 21°) e nel Chietino (da 71° a 49°). Discorso opposto per la provincia dell’Aquila che passa in 73ª posizione rispetto alla 50ª del 2016. Il Pescarese, pur migliorando, resta invece nei bassifondi della graduatoria nazionale (da 110° a 95°)”. “Per quanto attiene al disagio sociale – evidenzia Bracco – il Teramano migliora in misura considerevole (da 96° a 33°). Stesso discorso anche per l’Aquilano (da 79° a 54°). Crollano invece i 104 Comuni della provincia di Chieti che passano dalla 30ª posizione del 2016 alla 57ª di quest’anno. Il Pescarese invece si trova quasi all’anno zero (102°)”. “Pescara a parte, ottimi risultati per quanto concerne la disoccupazione giovanile ossia quella che riguarda i ragazzi di età compresa fra i 15 e i 24 anni. Il Teramano passa dalla posizione 77 alla 26ª, il Chietino dalla 71ª alla 60ª e l’Aquilano dalla 105ª alla 62ª. Discorso drammatico per i 46 Comuni che formano il Pescarese (da 63° a 96°)”. “Tutti questi dati impongono la revisione o comunque almeno una migliore calibratura di numerose politiche che la giunta D’Alfonso sta portando avanti. Mi auguro – conclude Leandro Bracco – che almeno la questione devastante riguardante la concentrazione notevolissima di biossido di azoto nel Chietino venga affrontata di petto nel più breve tempo possibile”. (COM/RED)

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