È stato rinviato a giudizio “per non aver ottemperato al divieto di scarico”, l’ex legale rappresentante del Consorzio Acquedottistico Marsicano, Luca Erminio Ciarlini.
Le indagini riguarderebbero reati in materia di tutela ambientale per fatti risalenti al 2014, legati alla mancata depurazione.
Ciarlini, all’epoca titolare e gestore dell’impianto di depurazione del Comune di Lecce nei Marsi, avrebbe violato il divieto di scarico immettendo acque reflue urbane sul suolo, contenenti fosforo e tensioattivi totali, superando i limiti previsti dalla legge.
Ciarlini dovrà presentarsi davanti al giudice del Tribunale di Avezzano ad ottobre.