Condivido la proposta lanciata dal Prof. Avv. Salvatore Braghini, riguardante la salvezza del Tribunale di Avezzano, sul coinvolgimento dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole secondarie di secondo grado. Sarebbe bene coinvolgere anche l’Università di Teramo, dal momento che la sede distaccata della Facoltà di Giurisprudenza in Avezzano da anni forma tanti giovani e validi professionisti. Numerose sono, infatti, le attività formative promosse in collaborazione tra la sede distaccata di Giurisprudenza, il Tribunale e la Procura della Repubblica. Io aggiungerei di chiedere anche al Ministero della Pubblica Istruzione e a tutti i parlamentari il ripristino delle ore di insegnamento di Diritto ed Economia nelle scuole secondarie di secondo grado così come era prima degli interventi dell’ex Ministro della Pubblica Istruzione, Onorevole Mariastella Gelmini, interventi, a mio modo di vedere, negativi riguardo a tale materia di insegnamento, vista la situazione di esubero a livello nazionale. Dopo quell’intervento si è accentuata di molto tale criticità, tanto che la stessa Gelmini tempo fa manifestò la volontà di porvi rimedio. Un primo passo potrebbe essere quello di affidare l’insegnamento di Educazione Civica agli insegnanti della classe di concorso A046 Scienze giuridico – economiche, senza nulla togliere a tutti gli insegnanti la possibilità di cooperare. Ci meravigliamo di quante cose negative accadono nella nostra società; pertanto è necessario prevenire con una formazione giuridica di base in tutti gli individui, che devono diventare di necessità cittadini consapevoli di quel che fanno. La conoscenza giuridica riguarda tutti. L’educazione alla legalità rende gli studenti capaci di esercitare i propri diritti – doveri di cittadinanza. Essi si esplicano nel rispetto delle regole e nella partecipazione alla vita civile, sociale, politica ed economica. Anche la stessa ZES (Zona Economica Speciale) come la si rende attrattiva? Con la chiusura di ben 4 Tribunali? Un territorio deve essere messo in condizione di esprimere le proprie potenzialità attraverso una economia sana. Proviamo, per un momento a considerare i centri di cosiddetti minori Tribunali, che poi non sono tanto minori, visto il carico di lavoro di alcuni di essi, che cosa potrebbero diventare, privati di un servizio così importante per il territorio. Lascio solo immaginare le conseguenze in un momento così delicato della nostra vita socio – economica. Non dimentichiamo infine che il nostro territorio è vasto e accidentato, i cui collegamenti hanno bisogno di tempi lunghi e di sacrifici economici non indifferenti.
Avv. Aurelio Cambise