Habitués della diserzione di massa. Forse potrebbe essere proprio questo l’epiteto più calzante in grado di etichettare e rappresentare i quattro consiglieri di minoranza del Comune di Capistrello. In gruppo, di fatti, nella seduta consiliare odierna, convocata alle ore 16 e 30 dal presidente del Consiglio Comunale, Francesco Bisegna, i quattro consiglieri all’Opposizione del Comune (Francesco Piacente, Dina Bussi, Anna Rita Mariani e Wilma Stati) hanno fatto dietrofront dopo non aver terminato nemmeno la discussione del primo punto all’Ordine del giorno, a fronte di un calendario di 12 punti.
«Ci troviamo di fronte ad un grave gesto di immaturità, irresponsabilità e mancanza di rispetto per il ruolo pubblico ‘indossato’. – ha affermato a chiare lettere il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti – Dopo essersi presentati alle ore 16 e 30 in punto, orario di convocazione del Consiglio comunale di oggi, infatti, i quattro consiglieri hanno deciso di non continuare più la discussione e di abbandonare l’assise». La miccia è stata infiammata dalla situazione acque della scuola locale di Santa Barbara. «Esiste una denuncia a monte partorita proprio dai consiglieri di minoranza, che ha portato alla messa in moto delle indagini relative, – specifica il primo cittadino di Capistrello – quindi trovo assolutamente fuori luogo e privo di senso continuare a discutere senza aggiungere qualche novità rilevante su di un argomento che si trova, in questo momento, al vaglio della magistratura. Questo è stato il motivo del loro abbandono: direi che, per rispetto della cittadinanza presente al Consiglio ed in nome di una chiave di lettura trasparente, forse avrebbero anche potuto anche agire diversamente, con più moderazione e con più senso di responsabilità». 12 i punti posti all’Odg attuale, i quali, tra l’altro, avrebbero dovuto concernere anche discussioni d’importanza capitale su misure specifiche di tutela da attuare nel Comune stesso, relative, tra l’altro, alla salvaguardia del paese e della sua vita sociale, nonché alla sicurezza dei cittadini; primo fra tutti: il tema della videosorveglianza.
Al primo punto dell’ordine del giorno odierno, quindi, il Consiglio comunale si è praticamente spezzato. «Irresponsabilità, immaturità e disonore rispetto all’istituzione del Consiglio Comunale, che è, a tutti gli effetti, l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo». Non è la prima volta, inoltre, che i quattro consiglieri della Minoranza scelgono una modalità di protesta e di braccia conserte così profonda ed incisiva sul normale svolgimento pubblico della vita amministrativa del Comune. «E’ già la terza volta, di fatti, – conclude Ciciotti – che i consiglieri abbandonano l’aula del Consiglio. Gradirei che tutti i componenti del mio Comune, proprio per riguardo verso la carica pubblica che ricoprono, consegnata loro, tra l’altro, dai cittadini capistrellani stessi che essi rappresentano, mostrino un po’ più di rispetto per la Maggioranza e per la cittadinanza che li ha votati». Stop agli show in Comune, quindi. «Ogni volta che v’è un problema, la Minoranza non può regredire nei comportamenti adottati, sfociando nell’infantilismo più assoluto». Un disertore, infatti, non sarà mai un Don Chisciotte contro i mulini a vento. «Solo il confronto quotidiano fra le parti è il vero pane nutriente di un’Amministrazione attiva, reattiva e che funziona».