Si è svolto lo scorso 29 settembre il Consiglio comunale a Capistrello. Come annunciato alla stampa nei giorni scorsi i Consiglieri comunali di opposizione avevano richiesto la convocazione per discutere, tra gli altri punti, una proposta di delibera di aiuto fiscale alle attività commerciali. La proposta è stata però bocciata con il voto contrario del Sindaco e della sua maggioranza. “Un’amministrazione comunale che rifiuta la proposta della minoranza di aiutare le attività commerciali del territorio dimostra insensibilità e scarsa capacità politica – affermano i Consiglieri Francesco Piacente, Dina Bussi, Alessia Fantozzi, Alessandro Lusi, Wilma Stati – abbiamo sperato fino all’ultimo che, almeno questa volta, la maggioranza avrebbe sostenuto una delle nostre proposte. E invece niente, come al solito hanno votato “no” anche a costo di andare contro gli interessi del paese e della categoria dei commercianti. La nostra proposta nasce da una riflessione: le attività commerciali, da quando è stata introdotta con legge dello Stato la TARI come tariffa per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, hanno subito gravissimi aumenti e in alcuni casi hanno visto addirittura triplicare la tariffa. A fronte della grave crisi economica che ha ridotto il volume di affari di tanti commercianti, nonché a fronte dei gravi ritardi di alcuni lavori pubblici comunali che hanno determinato lo spostamento di scuole fuori comune e la chiusura di strade e piazze, ci sembrava doveroso deliberare un provvedimento di aiuto fiscale. Un provvedimento che in casi simili tanti comuni in Italia hanno adottato. A questo si aggiunga che taluni lavori pubblici, progettati male e realizzati peggio, hanno stravolto la viabilità cittadina e quasi azzerato il numero di parcheggi in alcune zone, con grave nocumento per il commercio. Di fronte a tutto questo, perché un’Amministrazione comunale, che ha ereditato dalla precedente gestione milioni di euro, non dovrebbe prevedere aiuti e sgravi? Si tenga conto che nella nostra proposta era previsto che la Giunta avrebbe dovuto prevedere precisi parametri per autorizzare ai singoli commercianti lo sconto fiscale: ad esempio la dimostrazione di una sensibile diminuzione degli incassi, ovvero altre forme di documentazione della difficoltà economica. Dunque si sarebbe costruito un sistema preciso e equo di aiuto verso chi è più penalizzato senza creare situazioni di sfavore a chi ha minori difficoltà. Ma purtroppo la Giunta comunale non ha voluto sentire ragioni e proprio il Vice Sindaco Gertrude Scatena, che per sensibilità professionale e politica avrebbe dovuto agevolare la richiesta dell’opposizione in favore dei cittadini, si è chiusa in un ostinato rifiuto alla nostra ragionevole proposta. E’ un grave errore che dimostra ancora una volta insensibilità sociale dell’Amministrazione Ciciotti, impegnata solo in opere pubbliche costosissime e di dubbio gusto senza preoccuparsi di un paese ripiegato su sé stesso e nel quale le attività commerciali rappresentano un cuore pulsante che meriterebbe, certo, più attenzione. Siamo molto amareggiati per l’ennesimo ingiustificato rifiuto ad una nostra mozione, ma non ci arrenderemo e continueremo a chiedere sostegno per le attività commerciali e le famiglie”