Il segretario del PD di Capistrello Edoardo Gianluca Picozzi, dopo aver riunito il partito e preso atto di tutte le posizioni interne, fa il punto sulla situazione politica del paese, affidandosi ai microfoni de ilfaro24.it: “E’ di dominio pubblico, anche negli ambienti politici fuori da Capistrello, la posizione di alcuni esponenti della giunta che, nei mesi scorsi, hanno sbandierato ai quattro venti la ferma volontà di mettere fine all’amministrazione Ciciotti. Fine che era stata programmata per martedì 21 marzo 2017. Ciò che lascia basiti sono le motivazioni che venivano addotte per giustificare la caduta dell’amministrazione: che certe gravi invettive siano sposate dall’opposizione sarebbe cosa normale, ma che siano esponenti della giunta stessa a sostenerle è oggettivamente grave, che si faccia poi marcia indietro facendo finta di nulla è quantomeno imbarazzante”.
“Durante questo triste gioco di potere – prosegue il segretario capistrellano – si sono consumate le dimissioni del Presidente del Consiglio e si è verificato un accentramento di poteri nella figura del vice sindaco che, oltre all’assessorato al bilancio, ha assunto a sé, di fatto, anche il ruolo di Presidente del consiglio, visto che non avendo i numeri per eleggerne uno nuovo, spetta al consigliere anziano convocare e gestire i consigli. Con questo
escamotage potrà ricoprire il ruolo fino a fine mandato, accentrando quindi su di se forti responsabilità
politiche e amministrative”.
“Dopo che per anni Ciciotti ci ha raccontato che avrebbe reintrodotto la figura del presidente del
Consiglio – spiega Picozzi – e dopo che per farlo ha cambiato lo statuto, peraltro pagando profumatamente un professionista esterno, ora non ha più il numero di consiglieri necessario per eleggerlo. Per una volta faccia esercizio di democrazia e affronti le regole che lui stesso ha introdotto, senza forzare ancora una volta le leggi cercando di abbassare il quorum a suo comodo, così come quando è stato svolto un consiglio comunale in assenza del numero legale, salvo poi essere redarguito dal Prefetto e costretto ad annullare la delibera”.
“Qualche appariscente lavoro pubblico che sta partendo – continua il segretario del PD nella sua analisi – rappresenta una cortina di fumo negli occhi dei cittadini che quando si diraderà porterà alla luce pesanti ripercussioni. Un’amministrazione che si rispetti stabilirebbe infatti altre priorità come l’edilizia scolastica, gli interventi per risolvere gli allagamenti di via conserva e via dei martiri, la realizzazione di un centro culturale polifunzionale che funga anche come sede di protezione civile durante le emergenze, la messa in sicurezza del canale fognario fuori norma di via Traetto, la realizzazione dell’isola ecologica, la messa in sicurezza della discarica di Trasolero che a breve potrebbe portare delle sanzioni economiche al Comune. Invece l’amministrazione Ciciotti spende somme sproporzionate per opere sovraddimensionate come piazze e rotonde, che rappresentano il capriccio di un sindaco che sta costruendo dei mausolei alla sua futura memoria”. Ciò significa costruire una casa dal tetto e non dalle fondamenta, proprio come è stato fatto con il palazzo municipale, dove sono stati spesi 500 mila euro dei capistrellani, per lavori di sola estetica per poi accorgersi di una relazione sulla vulnerabilità sismica che attesta che la struttura non risulta sismicamente adeguata, di conseguenza bisognerà spendere altri soldi per l’adeguamento strutturale facendo diventare i costi fuori controllo”. A proposito, se quei soldi fossero stati subito spesi con la stessa tempestività per le scuole invece che per il palazzo municipale, adesso le famiglie non si troverebbero di fronte allo spettro dei doppi turni con l’inizio del nuovo anno scolastico. Cosi come se non fossero state impegnate voci di bilancio per opere inutili, ora ci sarebbe la disponibilità economica per noleggiare i moduli per lo svolgimento delle lezioni. Ciò che più preoccupa è però il ritorno ad un modo di amministrare simile a quelle gestioni del passato che hanno provocato il dissesto economico-finanziario”.
“Ci troviamo infatti di fronte a sperpero continuo di soldi pubblici – conclude Edoardo Picozzi – al rischio concreto di sanzioni economiche per mancate ottemperanze previste dalla legge, a imprese che hanno realizzato lavori che non vengono pagate, a cantieri fermi perché la somma stanziata non è sufficiente a completare l’opera, al rischio reale di pesanti contenziosi legali. Non meravigliamoci quindi se la gestione dei lavori pubblici dell’amministrazione Ciciotti è tanto chiacchierata, nella flebile speranza che la realtà sia diversa da come appare”.
Redazione ilfaro24.it