“Alla mia generazione la libertà e la pace sono state regalate dalle generazioni precedenti che hanno combattuto per il loro raggiungimento”. Con queste parole il Ministro dell’Interno, on. Angelino Alfano, ha concluso il suo intervento nell’ambito della visita a Celano dove, per l’occasione, è stato presentato pubblicamente il suo libro dal titolo “Chi ha paura non è libero. La nostra guerra contro il terrorismo”, una mappa fotografica del mondo attuale all’indomani dei tragici avvenimenti verificati lo scorso anno a Parigi. E da quei drammatici giorni è iniziato tutto e tutto e cambiato per milioni di persone che, soprattutto in Europa, hanno iniziato a convivere con la paura degli attentati terroristici. La visita del Ministro Alfano ha vissuto due momenti ben distinti, trattandosi della prima volta in assoluto della presenza a Celano del reggente del dicastero forse più importante per la sicurezza e la tutela dei cittadini. Dopo l’arrivo in pizza IV novembre e il rituale incontro con la stampa, il Ministro è stato accolto nella Sala Consiliare del Municipio, e a fare gli onori di casa sono stati l’on. Filippo Piccone (Vicesindaco), il Sindaco ing. Settimio Santilli e la presidente del Consiglio comunale avv. Lisa Carusi. Dinanzi ad una sala gremita di autorità civili e militari si sono svolti gli interventi di saluto e di benvenuto all’illustra ospita da parte della Presidente Carusi, del Sindaco Santilli e dell’on. Piccone che hanno pronunciato parole di doveroso ringraziamento non solo nei riguardi del Ministro ma anche di tutte le personalità, amministratori locali e regionali intervenute alla manifestazione. La seconda parte, quella dedicata proprio alla presentazione del libro, si è svolta all’Auditorium “Fermi” gremito da tante persone, soprattutto giovani, desiderosi di avere notizie di “prima mano” a proposito di un fenomeno, quello terroristico appunto, che tiene in ansia in qualsiasi latitudine del globo. Rapida, essenziale ed esauriente è stata l’esposizione del Ministro Alfano, che ha tracciato una serie di scenari, ampiamente documentati, partendo da quelle che potrebbero essere le origini del fenomeno terroristico in nome di Dio, fino al momento attuale. Il libro, come è stato spiegato dal moderatore del convegno il giornalista Domenico Ranieri, seppur pubblicato poco prima dei tragici fatti del Bataclan di Parigi e dell’attentato di Bruxelles, tuttavia contiene elementi di approfondimento che rendono attuale il dibattito. Nel libro il Ministro Alfano traccia la «mappa del terrore» (dalla genesi dell’autoproclamato «Stato islamico», che da mesi sconvolge l’opinione pubblica mondiale con la brutalità dei suoi attacchi militari e la macabra esecuzione di ostaggi inermi, all’attività dei nuclei di al-Qaeda, all’addestramento dei mujaheddin in Afghanistan, all’esplosiva situazione in Israele). Nella seconda parte del volume Alfano racconta le sfide che le nostre forze di intelligence e di polizia affrontano ogni giorno, dall’espulsione dei «missionari dell’odio» al costante presidio degli «obiettivi sensibili», alla caccia ai foreign fighters con passaporto italiano. La pubblicazione è arricchita da un prezioso glossario in cui compaiono tutti i personaggi, le organizzazioni e i concetti che alimentano la minaccia jihadista.