La depurazione delle acque, soprattutto per uso domestico, è stato da sempre uno degli argomenti di punta delle amministrazioni comunali. E la giornata del 21 marzo per molti versi può essere considerata storica in tal senso. In località San Potito di Ovindoli (nei pressi della Cava per il bivio di S. Jona), infatti, alla presenza degli amministratori comunali di Ovindoli, di Celano, del circondario e dell’assessore regionale ai lavori pubblici Bartolomeo Donato Di Matteo, sono stati ufficialmente avviati i lavori che permetteranno la realizzazione del collettore fognario, un raccordo essenziale che da Ovindoli, passando per Celano, si collegherà direttamente al depuratore, entrato in funzione qualche mese fa nel nucleo industriale di Avezzano. Si avvia a concretizzarsi, insomma, un progetto che ha preso il via già nel 2013. Risale a quel periodo l’attivazione del primo tavolo di confronto ad opera dell’allora assessore comunale alle politiche ambientali Ing. Settimio Santilli e fortemente sostenuto ancora oggi nelle aveste di Sindaco della Città di Celano. Comprensibile, quindi la soddisfazione espressa dallo stesso Sindaco, al momento del taglio del nastro, per il buon esito dell’avvio dell’essenziale progetto. “In tal modo – dice il Sindaco Santilli – verrà data una risposta concreta al territorio ed in particolare verrà risolto un annoso problema a 80 famiglie (residenti lungo via S. Severino, Via Vetiche, Via Gualberto, Via Argoli) ancora oggi prive dei servizi essenziali come quello della depurazione delle acque. Il costo dell’opera è di 3 milioni e mezzo di euro finanziati dalla Regione ed appaltati dal Comune di Ovindoli, che ha proceduto a tutte le pratiche connesse e che hanno reso possibili questa importante opera di cui si sentiva l’esigenza da decenni”. Alla cerimonia inaugurale, oltre al citato assessore Di Matteo, hanno partecipato il sindaco di Celano Settimio Santilli, di Ovindoli Pino Angelosante, i rappresentanti del Comune di Massa d’Albe ed i consiglieri comunali di Celano Barbara Marianetti e Vincenzo Montagliani. Il costo dell’opera è di 3 milioni e mezzo di euro finanziati dalla Regione ed appaltati dal Comune di Ovindoli, che ha proceduto a tutte le pratiche connesse e che hanno reso possibili questa importante opera di cui si sentiva l’esigenza da decenni. Nel corso della cerimonia è stato sottolineato come l’opera contribuirà a risolvere i problemi degli scarichi fognari che ora non sono collegati ad impianti di depurazione con conseguenti problemi di inquinamento dei fiumi e dei canali. Tale opera, infatti, dopo adeguate opere aggiuntive, andrà a soddisfare le esigenze di scarico non solo degli ovindolesi, ma anche, come detto, di alcune zone di Celano.