Presso l’Auditorium di Celano Emanuela Ceccaroni, funzionaria della Soprintendenza e responsabile degli scavi ha mostrato i reperti archeologici venuti alla luce in località Pratovecchio a Celano, luogo dello scavo per l’impianto fotovoltaico che dovrebbe sorgere a breve.
All’inizio degli scavi, l’area venne dichiarata di interesse archeologico. Il Sindaco di allora, Filippo Piccone, anziché deviare su un’altra area, propose alla Soprintendenza che la sua Amministrazione si sarebbe assunta gli oneri e che in seguito parte degli incassi dell’impianto sarebbe stata utilizzata per la valorizzazione dei beni archeologici.
Una scelta rivelatasi lungimirante alla luce dei fatti. «Considerai l’esito dei saggi preventivi», ha dichiarato a Il Centro il parlamentare, «non una sciagura, ma un’opportunità per la mia città. Senza rinunciare all’impianto fotovoltaico, avrei consentito a Celano di disporre di una risorsa, 200 milioni, che avrebbe potuto dare un poderoso impulso alla città». Numerosi i reperti di epoca preistorica, protostorica e romana, che sono custoditi nel Museo delle Paludi di Celano.