Sabato una nota congiunta ai sindaci della Marsica da parte del Direttore Abramo Bonaldi e del Commissario Danilo Tarquini del consorzio di bonifica in cui si comunicava che dalla scorsa estate le falde idriche hanno subito un progressivo abbassamento, situazione ulteriormente aggravata dall’inverno appena trascorso poco piovoso, tale da compromettere il regolare utilizzo dei pozzi in gestione al Consorzio derivante anche da motivi di natura tecnica per il mancato reintegro dell’acqua emunta nel cono d’influenza dei pozzi medesimi e per finalità di tutela delle falde utilizzate anche per uso potabile e industriale.
Di conseguenza nella nota si suggerisce ai Sindaci di valutare al più presto, per quanto di loro competenza, politiche irrigue atte al contenimento e all’equa ripartizione di dette risorse tra cui il fermo dell’irrigazione nei fine settimana.
“Secondo il mio modesto parere, bisogna fare e subito una unica ordinanza univoca, uguale e congiunta di tutti i sindaci marsicani, di sospensione dell’irrigazione il sabato e la domenica in tutto il Fucino, in maniera che non si vada in ordine sparso, e non ci siano fraintendimenti tra gli stessi sindaci, gli agricoltori e gli organi di controllo di ordinanze diverse, in territori diversi, ma con terreni agricoli contigui.
Se la si fa adesso, gli agricoltori sono in grado di programmare con tempo le irrigazioni dei prodotti agricoli. Tra qualche settimana invece, finiremmo solo che aggravare e appesantire ulteriormente le loro programmazioni, già fortemente condizionate dalla mancanza di manodopera professionale e specializzata in diverse colture.
In questo modo, anche il Consorzio, potrà provvedere all’accensione dei pozzi con la massima razionalità in funzione delle reali esigenze agricole e ambientali, nonché a programmare l’irrigazione, non a rotazione nelle diverse zone del territorio, ma in eguale maniera, senza necessariamente sospenderla in maniera forzata.
Mi auguro che questa mia proposta sia vagliata favorevolmente dal Commissario del Consorzio di bonifica, come anche dai miei colleghi sindaci, per non finire di aggravare ulteriormente il nostro mercato economico, ormai quasi totalmente a vocazione agricola, che andrebbe a subire oltre ai danni causati dal Coronavirus, anche potenzialmente la beffa causata dalla siccità.”