L’incendio di questi giorni di Capistrello deve farci riflettere su l’organizzazione della regione Abruzzo e porvi rimedio,.infatti la Regione Abruzzo insieme ad altre cinque regioni non ha alcun mezzo aereo per intervenire in caso di incendi boschivi impegnativi . È la denuncia del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che invita tutti “a essere ancora più attenti e pronti” dopo che Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche e Umbria hanno dichiarato di non avere a disposizione alcun mezzo aereo per intervenire in caso di roghi particolarmente impegnativi.
Su questo argomento è intervenuto il 20 giugno è intervenuto in modo fermo il FORUM H
PESCARA. «Incendi, la Regione Abruzzo rimane a terra», così scrive il Forum H20 che prende di mira il Masterplan partendo dal catastrofico rogo in Portogallo. «Leggiamo esterrefatti le parole del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio che ha stigmatizzato il fatto che la Regione Abruzzo insieme ad altre 5 regioni è attualmente priva di un proprio supporto aereo per lo spegnimento degli incendi in caso di emergenza. Si tratta dell’ennesimo campanello d’allarme, dopo quelli relativi allo stato dell’ambiente e della sicurezza delle scuole e degli ospedali», afferma il Forum H20 che quindi dà la stoccata: «In una tale situazione riteniamo deprimente che la Regione rivendichi l’apertura delle buste per la fondovalle Sangro, 5,5 km di superstrada al modico costo di 36 milioni di euro al km (190 in totale per 5,5 km) quando per opere del genere, in base ai costi standard ufficiali, bastano 6 milioni al km (massimo 10 nei casi più complessi)». L’apertura delle buste avverrà il 23 giugno, ma il Forum H20 incalza: «Questa infrastruttura costa uno sproposito perché hanno scelto di spostare il tracciato in aree ufficialmente a massimo rischio frana (addirittura con frane attive) invece di migliorare il tracciato attuale spendendo molto meno. Crediamo che la comunità abruzzese, alla luce delle vere priorità che vanno dalle bonifiche alla messa in sicurezza di scuole ed ospedali, abbia il diritto di sapere perché ci troviamo in questa condizione rispetto alla prevenzione e alla gestione dei rischi». (l.c.)