Esibizione della pattuglia aerea del gruppo Fly Team rinviata causa maltempo, così come l’Inno d’Italia cantato dai ragazzi assieme alla Banda musicale. Non è stato però rinviato l’appuntamento con la memoria storica nazionale. Il sindaco: “Ogni popolo ha il suo cammino. L’emancipazione si conquista a piccoli passi quotidiani, ma con grandi pensieri rivoluzionari”.
La pioggia battente avrà forse fatto rimandare di qualche giorno il contorno della 78esima Festa della Repubblica Italiana ad Avezzano (coro degli studenti, esibizione musicale della banda, scie tricolori nel cielo grazie alla pattuglia aerea Fly Team e maxi bandiera tricolore portata in Corteo dagli alpini), ma non ha di certo fatto venir meno i sentimenti di dedizione e di attaccamento nei confronti di una ricorrenza storica che è ricamata nel petto di ogni italiano e di ogni italiana. Stamattina, per le celebrazioni del 2 giugno, il sindaco Giovanni Di Pangrazio e tutte le autorità civili e militari, assieme ad uno stuolo di associazioni, hanno reso omaggio ai Caduti del Mare e ai Caduti di tutte le guerre, con la deposizione delle corone di alloro presso i rispettivi Monumenti, a Piazza Matteotti e a Piazza della Repubblica. Con l’impegno espresso pubblicamente di voler recuperare quanto prima l’importante cerimonia che era stata organizzata per oggi, proprio il primo cittadino ha voluto accogliere poi tutte le forze dell’ordine, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche, d’arma e del settore sociale in sala consiliare, per le allocuzioni di rito. Al suo fianco, in rappresentanza della Regione Abruzzo, il consigliere Massimo Verrecchia che ha ringraziato tutte le associazioni presenti per l’impegno nella tutela della memoria, e il presidente di Assoarma di Avezzano, il 1° Capitano Floriano Maddalena che, assieme al cavalier Pietro Antonio Di Matteo, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica, da 50 anni si occupa dell’organizzazione delle festività nazionali. “Vedere dinanzi a me – ha detto il sindaco – tante persone innamorate della loro divisa e che hanno deciso, tanto tempo fa, di servire con abnegazione questo Paese, mi tocca e ci tocca nel profondo. L’Italia è divenuta una Repubblica con il referendum del 1946 e, in quell’occasione di cambiamento epocale, per la prima volta è stato riconosciuto il diritto di voto anche alle donne. Da quella prima scintilla storica, è discesa poi la nostra Carta Costituzionale, che è la più bella del mondo. In essa, vi sono scolpite due parole che sono eterne, ovvero “uguaglianza e condivisione”. Ad ogni popolo e, quindi, ad ogni individuo – ha continuato Di Pangrazio – va riconosciuto il diritto di emanciparsi attraverso il proprio e personale cammino. In Europa, la strada delle donne è stata tracciata non senza ostacoli, considerando che le pari opportunità di genere sono state riconosciute come valore dall’Ue fin dal Trattato di Roma del 1957. Fino al 1965, ad esempio, in Francia, le donne sposate non potevano neanche avere denaro a proprio nome o rivolgersi ad uno sportello bancario senza il marito. Oggi invece è cambiato tutto ed anche in altri paesi del mondo si stanno vivendo inverni o primavere, a livello di pari opportunità. Dobbiamo sempre aiutare, come sistema Paese, i popoli nella loro marcia verso l’autodeterminazione, senza affibbiare delle etichette: le guerre, difatti, si scatenano proprio perché non si guarda più all’altro come ad un essere umano di pari dignità, valore ed importanza, ma come ad un’etichetta senza volto che, spesso, viene odiata. Prendiamo spunto dai sentimenti genuini dei più piccoli e, con un’opera di maturità, rimettiamo alla base delle nostre azioni quotidiane l’amore”. Presenti in sala consiliare, il presidente del Consiglio comunale, Fabrizio Ridolfi, il vicesindaco Domenico Di Berardino, l’assessore con delega alla Polizia Locale, Cinzia Basilico e la consigliera comunale Stefania Antidormi. Tra gli scranni dell’aula assembleare, anche moltissimi rappresentanti della Croce Rossa Italiana. Al termine delle allocuzioni, sono state consegnate al 1° Capitano Maddalena e al cavaliere Di Matteo due doni da parte del primo cittadino: due medaglie raffiguranti il simbolo marso della Chimera, che assume su di sé vari significati, tra i quali la forza, la potenza e la saggezza. “In 50 anni, è la prima volta ricevo un omaggio di questo tipo. – ha affermato, commosso Maddalena – Il nostro sindaco è unico e lo ringrazio per avere sempre un’attenzione riguardosa e sinergica con il mondo delle associazioni d’arma”. Il sindaco, infine, si è poi congratulato pubblicamente con il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Avezzano, Luigi Strianese, per essere stato promosso al grado di Maggiore ed ha salutato affettuosamente il vicecomandante Giovanni Luccitti, della Polizia Penitenziaria, che invece andrà in pensione a breve. Alla cerimonia, resa più sobria e ridotta a causa del maltempo, hanno partecipato anche il sindaco dei bambini e dei ragazzi della città di Avezzano e alcuni componenti del Consiglio.